Chieste spiegazioni alla Città di Lugano in merito al terreno che dovrebbe ospitare la struttura: è una ex discarica? È stata risanata?
"Perché il Municipio a maggioranza ha deciso di rilasciare la licenza edilizia nonostante le opposizioni della popolazione? Ritiene che il progetto sia consono e che si possa integrare al meglio con la situazione attuale del quartiere di Brè-Aldesago?" Sono le prime due domande rivolte all'esecutivo di Lugano dall'interpellanza firmata dai consiglieri comunali socialisti Tessa Prati, Beatrice Reimann, Antonio Bassi, Raoul Ghisletta, Carlo Zoppi, dai Verdi Danilo Baratti e Nicola Schoenenberger, da Edoardo Cappelletti (Partito Comunista) e da Demis Fumasoli (Forum Alternativo). Un'interpellanza che critica il rilascio della licenza edilizia al progetto di Bike Park a Brè alla luce della contestazione dei residenti emersa durante la serata pubblica sul tema.
I motivi che portano parte della popolazione del quartiere, e non solo, a opporsi al progetto sono principalmente legati all’aumento del traffico e a un problema di parcheggi che già ora sono ben occupati dagli abitanti e sovraffollati all’arrivo di turisti, si legge nell'atto, secondo cui il via libera del Municipio non ha tenuto conto delle conseguenze che porterebbe nella zona. Da qui le ulteriori richieste di spiegazioni per sapere come e se il Municipio intende supervisionare la progettazione del Bike Park e con quali criteri. Inoltre, i consiglieri comunali chiedono lumi sull’area in cui il progetto dovrebbe sorgere: "È stata in passato per anni utilizzata come discarica? Il terreno è iscritto alla lista di aree da bonificare? Si prevede la bonifica? La progettazione del Bike Park è già stata finanziata dal Municipio? Se sì, come e perché? Il Municipio giudica i contenuti del progetto interessanti non ritiene che altre zone della Città potrebbero essere più adatte?"