Luganese

Derubarono Fabio Capello, in sette a processo

Il furto del trolley del noto allenatore avvenne quattro anni fa a Malpensa. Il bottino: gioielli e oggetti per un valore di 240 mila euro

Il noto allenatore di calcio Fabio Capello (Ti-Press/Archivio)
24 gennaio 2021
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Sette a processo per un furto da 240 mila euro ai danni di Fabio Capello, allenatore di Juve, Milan, Real Madrid, e consorte, che all'epoca dai fatti abitava (e abita ancora) a Lugano. Un furto messo a segno nel giugno 2017 al Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa. Uno degli imputati ha patteggiato una pena di un anno e 600 euro di multa. Gli altri sei hanno deciso di affrontare il dibattimento in aula, certi di poter dimostrare la loro estraneità al clamoroso furto. Capello e consorte quattro anni fa sbarcarono a Malpensa di ritorno dalla Germania. Una volta atterrati chiamarono un conoscente per essere accompagnati a Lugano. L’allenatore (che in quel periodo guidava una squadra cinese) e la moglie caricarono i bagagli sulla macchina giunta dal Ticino, dimenticando un trolley sul marciapiede.

Capello solo a Lugano si rese conto di aver dimenticato il trolley. Aveva immediatamente telefonato in aeroporto. I carabinieri ricostruirono cosa accadde davanti allo scalo: ad accorgersi della distrazione di Capello e signora era stato il dipendente di un parking, che una volta partita l'autovettura si impossessò del trolley nel quale c'era un tesoro: collane in platino e diamanti, orologi Cartier, bracciali Cartier, orecchini con rubino, un anello di Bucellati, collane di perle scaramazze, porta documenti griffati, due Iphone, un Apple watch, un Buddha in corallo e un libro di Camilleri. Stando ai carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Nadia Calcaterra, il tesoro sarebbe stato svenduto a una coppia di ricettatori che figurano fra gli imputati.