Sul posto da 120 anni, è considerato un reperto storico. Il furto ha suscitato sdegno e amarezza nei finanzieri in pensione
Sfregio al valico di Valmara, tra i comuni di Arogno e l'alta Valle Intelvi. Nei giorni scorsi è stato rubato il cippo di confine, realizzato su un pezzo di serizzo naturale, era in quel punto da ormai 120 anni, come certifica la data scolpita nella roccia. Il cippo, di proprietà dello Stato italiano, è considerato un reperto storico, che da oltre un secolo rappresentava l'unica insegna per indicare la linea di demarcazione fra Italia e Svizzera. A scoprire il furto è stato un finanziare in pensione che ha prestato servizio in zona. La sparizione del cippo è stata denunciata alla Guardia di finanza di Menaggio. Grande amarezza gli ex finanziari residente in Valle d'Intelvi che nel corso degli anni hanno prestato servizio al valico. Gli anni in cui Valmara era sorvegliata dalla Guardia di Finanza la cui caserma era a Lanzo Intelvi. Una presenza testimoniata anche dall'associazione Alceo Salvini, dei finanziari in congedo. «È un episodio che noi finanzieri consideriamo molto grave - dicono i rappresentanti dell'associazione -. L'appello che lanciamo a chi ha rubato il cippo è di riportarlo al suo posto o di farlo ritrovare».