Il Comune si dota di un innovativo Regolamento comunale per l'incentivazione della formazione professionale: tre mensilità alle aziende che formano giovani
Tre mensilità per ogni nuovo apprendista. È un aiuto concreto e mirato quello approvato dal Consiglio comunale di Sorengo durante la seduta del 15 dicembre. Il legislativo ha infatti approvato il Regolamento comunale per l'incentivazione della formazione professionale, proposto dal Municipio a seguito di una mozione del gruppo Ppd (primo firmatario il consigliere comunale Daniele Cameroni) presentata lo scorso giugno. «È un sostegno alle aziende per incentivare l'assunzione di apprendisti – ci spiega la sindaca Antonella Meuli –. È un segnale, qualcosa di simbolico se vogliamo, ma che riteniamo importante perché anche durante la pandemia è emersa la difficoltà dei giovani di trovare un posto di apprendistato».
A Sorengo, Comune escluso, vi sono quindici aziende che formano una quarantina di apprendisti. Di questi, quattordici sono al primo anno. Tenuto conto del salario medio nelle varie professioni, il costo dell'iniziativa potrebbe aggirarsi attorno ai 40-45'000 franchi. Ipotesi di spesa inserita nel Preventivo 2021. Il Regolamento si applica a tutti i contratti sottoscritti dopo il 15 luglio, ossia quando è stato licenziato il relativo messaggio municipale, e sarà valido fino al 30 settembre del 2023. Come spiegato poi dall'articolo 4, l'incentivo verrà erogato al datore di lavoro al termine del terzo mese di tirocinio, dietro presentazione del contratto sottoscritto dalle parti, approvato dalla Sezione per la formazione professionale, e dell'avvenuta retribuzione dell'apprendista.
Sorengo è fra i primi Comuni a essersi mosso in questa direzione, ma non è l'unico. La Città di Bellinzona, ad esempio, ha creato il Fondo ‘assunzione di nuovi apprendisti’, che elargisce un contributo a fondo perso una tantum ad aziende e imprenditori locali che assumono apprendisti e che ne fanno richiesta. Iniziative come queste e come quelle di altri Comuni ricalca di fatto una strategia cantonale contenuta nel pacchetto di misure ‘Più duale PLUS’ e presentato dal Consiglio di Stato la scorsa estate. Abbiamo fatto il punto su questi aiuti con Oscar Gonzalez, aggiunto al direttore della Divisione della formazione professionale del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport.
«La scorsa primavera ci siamo trovati in difficoltà – ricorda –. Era tutto fermo: le aziende avevano altre preoccupazioni e priorità e le prime cifre erano inquietanti. La prospettiva era di un 20-30% di contratti in meno. La minaccia di compromettere l'apprendistato era importante. La nostra preoccupazione era garantire la continuità della formazione e parallelamente non compromettere la nuova campagna di collocamento. Ci siamo incontrati con i nostri partner, con la Commissione cantonale per la formazione professionale, per capire quali misure si potessero mettero sul tavolo per evitare un contraccolpo troppo duro. Così è nato il pacchetto ‘Più duale PLUS’, che contempla anche un sostegno finanziario alle aziende». In questo difficile contesto anche i Comuni si sono interessati per capire cosa potessero fare: «Da parte loro ci sono stati un grande interesse e un bell'impulso: in molti ci hanno contattati per informarsi in modo da avere gli elementi per ragionare su quali misure prendere nei loro territori». E così, in diversi sono arrivati ad adottare disposizioni concrete come a Sorengo, mentre altri hanno svolto campagne di sensibilizzazione rivolte alle aziende, affinché potessero mantenere il loro impegno formativo. «Tutti hanno ribadito la loro sensibilità e il loro impegno per il tema dell'apprendistato».
Il pacchetto di misure si poneva come obiettivo i 2'500 nuovi contratti di tirocinio di formazione duale per il corrente anno scolastico. È stato raggiunto? «L'obiettivo era di mantenersi allineati ai numeri dell'anno precedente (2'449, ndr) – precisa Gonzalez –. Abbiamo infine registrato una piccola flessione (2'369, ndr), ma riteniamo che sia un risultato eccellente considerato il contesto. Da un giorno all'altro ci siamo ritrovati con le prospettive capovolte: dall'obiettivo pre-pandemia che prevedeva azioni per rafforzare l'apprendistato, ci siamo trovati a doverlo difendere. Siamo riusciti a mantenere alta l'attenzione e per questo dobbiamo ringraziare tutti i nostri partner, Comuni compresi: hanno dato un apporto importante.
E se la scorsa è stata una campagna molto lunga, intensa e costellata di incertezza, quali prospettive ci sono per la prossima? «Stiamo già lavorando sulle nuove sfide. In parte si ripetono, ma se non altro abbiamo accumulato un certo grado di esperienza. Certo, è una situazione difficile anche quella odierna. Gli eventi in presenza che promuovono gli incontri fra giovani e aziende sono in una situazione critica anche per i prossimi mesi. Abbiamo ad esempio dovuto annullare anche la prossima edizione di EspoProfessioni in presenza, che a sua volta avrebbe dovuto sostituire quella cancellata lo scorso marzo, ma stiamo preparando un ricco programma alternativo di eventi anche online, per permettere la continuità del sistema».