Luganese

Lugano, domande sul naufragio del polo di ricerca biomedica

Interrogazione del Ppd, che chiede quale sarà l'impatto per la Città e quando sia stato informato il Municipio

Qui era la sede per Mizar
(TI-PRESS)
7 dicembre 2020
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"Quale impatto economico-finanziario avrà il mancato sviluppo del polo di ricerca di biomedicina sulla Città?"; "Perché il Consiglio comunale, che ha concesso il credito, non è stato preventivamente informato?". E ancora: "Quando è stato informato il Municipio della decisione della fondazione Agire di abbandonare Lugano?". Piovono domande sul definitivo naufragio - come ha scritto domenica scorsa Il Caffè - del polo di ricerca biomedica nello stabile Mizar a Lugano, nel quartiere di Molino Nuovo. A formulare i quesiti all'attenzione del Municipio di Lugano è il Gruppo Ppd e Generazioni giovani (primo firmatario, il capo gruppo, Michel Tricarico).

'Già spesi i 10 milioni concessi dal Consiglio comunale?'

I consiglieri comunali popolari democratici evidenziano come il progetto decada proprio "nell'anno di apertura del master di medicina all'Usi di Lugano". Il Ppd osserva come nel 2016 sia stato presentato il messaggio municipale, in riferimento alle linee di sviluppo della Città "Lugano orizzonte 2025", che prevedeva un obiettivo operativo nell'ambito dello sviluppo di poli sanitari, scientifici, e accademici per la creazione di nuovi posti di lavoro e di un indotto significativi per l'economia locale. Un obiettivo per il quale "il Municipio aveva richiesto di evadere in tempi brevissimi un credito di 10 milioni e 50 mila franchi per l'operazione Mizar Sa-Lugano MedTech. Sono trascorsi quattro anni e ora - osservano gli autori dell'interrogazione - si assiste a un nulla di fatto per il polo di ricerca di bio-medicina a Lugano. L'interrogazione chiede fra l'altro al Municipio, quale futuro si prospetta per la Fondazione Lugano MedTech e se sia già stato speso il credito concesso dal Consiglio comunale.