Luganese

Porto Letizia a Porlezza, un doppio flop le aste

Confermati i dubbi della vigilia: il vincolo turistico smorza l'entusiasmo dei potenziali acquirenti degli appartamenti

Il grande complesso risale agli anni Ottanta
25 novembre 2020
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Se la prima asta per la vendita a prezzi stracciati, mille euro al metro quadro, per appartamenti arredati del mega insediamento turistico-alberghiero Porto Letizia, si era rivelata un flop, ancor peggio la seconda che in Tribunale a Como si è svolta lunedì scorso. In occasione della prima asta su 128 appartamenti (33 monolocali, 131 bilocali e 18 trilocali) ne sono stati venduti 20, quelli della fascia affacciata sul lago di Lugano. Lunedì su 54 appartamenti all'asta nessuno è stato venduto. È andata bene l'asta della piscina, contesa da due concorrenti che a colpi di rilanci è stata aggiudicata a 71 mila euro, quando il prezzo base era di 16 mila euro. Tenuto conto dell'Iva e di altre spese l'acquirente della piscina spenderà 100 mila euro. Si tratta di una persona che finora aveva acquistato un villetta della fascia a lago. L'esito delle due aste per la vendita di complessivi 182 appartamenti arredati ha confermato i dubbi della vigilia, dovuti a un vincolo turistico: i proprietari degli appartamenti già arredati potranno utilizzare l'immobile acquistato, per via di una convenzione che scade nel 2026, per tre mesi all'anno per sua scelta, per poi affidarlo ad un gestore unico di Porto Letizia che l'affitterà ai turisti restituendo al proprietario il 60 per cento dell'affitto.

Insomma, il duplice flop pone seri interrogativi sulla opportunità di mettere all'asta i 317 fra appartamenti e villette a rustico e una superficie edificabile di 17.400 metri quadrati. Ciò conferma che quella di Porto Letizia è una storia infinita iniziata negli anni 80 con il progetto della ''Morganite'' società con sede legale a Lugano e con capitali svizzeri, anche se di proprietà di un imprenditore olandese. Il progetto prevedeva la realizzazione di 600 appartamenti, un grande albergo a 4 stelle, con saloni e  un centro benessere, per una volumetria complessiva di 140 mila metri cubi, e strutture sportive, compreso un porticciolo. Il tutto per catturare l'interesse dei turisti svizzeri e del nord Europa. Un ambizioso progetto naufragato nel corso degli anni.