L'Istituto di studi italiani propone il primo ciclo per studenti e pubblico sulla grande opera di Collodi
Dopo aver affrontato due testi fondativi della letteratura e della civiltà italiana come la Commedia di Dante e i Promessi sposi di Manzoni, le letture organizzate dall’Istituto di studi italiani dell’USI propongono agli studenti e al pubblico la storia irresistibile di un pezzo di legno comune, «da catasta», divenuto invece un «burattino meraviglioso», le cui avventure appassioneranno i lettori di tutto il mondo, divenendo il secondo libro di letteratura più tradotto dopo le Petit prince di Saint-Exupéry. Si parte mercoledì 21 ottobre alle 18.30 nell’auditorio del Campus Ovest, Lugano, Via Buffi con Daniela Marcheschi, Le Avventure di Pinocchio: il burattino domani; appuntamento ogni settimana fino al 9 dicembre. Le avventure di Pinocchio di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, sono un classico del tutto atipico, il risultato di un equilibrio miracoloso, in cui si fondono molti generi letterari e tipologie di scrittura. Benché si offra nei panni dimessi del libro pedagogico per l’infanzia, è opera che riesce in realtà a fondere mirabilmente più tradizioni: quella della favola, quella del teatro popolare, della letteratura alta – da Dante ad Ariosto allo stesso Manzoni –, le Sacre Scritture. Pinocchio ha in sé una natura intimamente mercuriale: imprendibile e sempre in fuga è questo burattino, renitente a ogni pedagogia, così come sfuggente rispetto a ogni classificazione è il libro che ne narra la storia, fantastico eppure allo stesso tempo estremamente “realistico” nel rappresentare la povertà della campagna toscana e delle sue genti. Le letture proposte in questo primo ciclo cercheranno di porre in luce la ricchezza e la poliedricità di questo libro straordinario, avvalendosi anche del contributo di insigni studiosi collodiani, con un’attenzione particolare ai suoi modelli letterari.