Molti in sala a Roveredo Grigioni ma nessun rilancio per l'acquisto della proprietà di vacanza della Città di Lugano. Il dossier torna al Municipio
Fumata nera per l'asta volontaria pubblica, oggi pomeriggio, della casa montana di San Bernardino di proprietà della Città di Lugano, svoltasi al Centro regionale dei servizi di Roveredo Grigioni. «La sala polivalente si è piuttosto riempita, una quindicina i presenti, ma nessuno al momento dell'apertura dell'incanto ha rilanciato sul piede d'asta fissato a 300 mila franchi, nonostante nei giorni scorsi un paio di persone abbiano voluto vedere da vicino gli atti dell'oggetto in vendita» - fa sapere, da noi raggiunto telefonicamente a Roveredo, Luca Bonanomi, ufficiale dell'Ufficio esecuzioni e fallimenti». Quindi? «Ora il dossier torna al Municipio di Lugano che, verosimilmente, fisserà un piede d'asta più basso tentando un nuovo incanto o, se la legge glielo consente, potrebbe procedere a una vendita seguendo le vie private».
La città di Lugano da lungo tempo - se ne parla dal 2005 - intende mettere a frutto la vendita della Casa montana di Preassona, ereditata dall'ex Comune dopo l'aggregrazione. Sul tema, a livello politico, c'era stata discussione. Nel 2012 il Municipio di Lugano aveva fissato il prezzo di vendita a mezzo milione di franchi ma poi il Consiglio comunale lo aveva più che raddoppiato. Quello di oggi pomeriggio è il primo incanto. Infatti, dopo la chiusura degli impianti di risalita di San Bernardino i propositi dell'asta si erano arenati. La vendita della casa montana di proprietà di Lugano non si presenta facile, per diverse ragioni: sulla casa vige il preciso vincolo di destinare almeno due terzi dell'edificio a struttura alberghiera; inoltre la struttura, disabitata, è piuttosto vetusta e richiede ingenti investimenti per riportarla agli antichi splendori. Si ricordi che fino all'inizio degli anni Duemila, la casa di vacanza è stata meta apprezzata di molte scolaresche durante le "settimane bianche" e "verdi".