A Melide da gennaio è operativo il treno 'Valentino' di spegnimento e salvataggio in soccorso alla Galleria di base del Ceneri
Tanto necessario e prezioso, quanto - si spera - mai richiesto. Taglio del nastro stamane a Melide per l'inaugurazione del moderno Centro di intervento che segna la nuova organizzazione di intervento sull'asse nord-sud e che, con il suo treno di spegnimento e di salvataggio, soprannominato "Valentino", dal momento che è stato battezzato lo scorso 14 febbraio, è pronto a scattare in cinque minuti, a far stato da un ipotetico allarme, in soccorso alla galleria di base del Monte Ceneri.
«Ci auguriamo di non doverlo utilizzare mai» - ha esordito il capo del Dipartimento del Territorio, Claudio Zali, stamane durante la cerimonia di inaugurazione che ha preceduto il classico taglio del nastro. Il Consigliere di Stato ha evidenziato, fra l'altro, quanto l'opera sia indispensabile ai fini della sicurezza e che, ai passeggeri che si lamentassero dell'aumento dei biglietti del treno, ecco che dovrebbero essere loro noti gli investimenti finanziari che le Ferrovie federali svizzere sono tenute a compiere per garantire viaggi sereni. Il Centro di intervento di Melide, operativo da gennaio - dopo dodici mesi esatti di lavoro - è costato 8,8 milioni di franchi. Esteso su una superficie di mille metri quadri, l'edificio, della volumetria di 52 metri di lunghezza, 10 metri di larghezza e 8.3 di altezza, è situato a poche centinaia di metri a sud della stazione ferroviaria di Melide. L'opera ha contemplato pure una riqualifica, con pavimentazione a nuovo, illuminazione, segnaletica e una piccola area verde con una fontana agli adiacenti posteggi Park and Rail. Il nuovo Centro contempla il binario 14 necessario al ricovero e al rifornimento del treno di spegnimento e salvataggio, un ampio piazzale per le esercitazioni e sosta dei veicoli di servizio e del personale in servizio - complessivamente 22 persone - mentre la squadra dei pompieri delle Ffs è composta da cinque uomini.
Il nuovo Centro di intervento è a prova di impatto ecologico e dotato di pannelli solari, tanto che stamane il suo responsabile, Daniele Guidi, ha ricevuto la targhetta che attesta la "Certificazione P-Eco" da Milton Generelli, il quale ha auspicato che altri edifici pubblici si accodino per seguire lo stesso esempio improntato all'ecologia. Due sono i Centri di intervento in Ticino. Oltre a quello di Melide, in Ticino vi è quello di Biasca, in soccorso alla Galleria di base del San Gottardo. I due centri - ha evidenziato Roberta Cattaneo, direttrice regionale Ffs, Regione Sud - si trovano in luoghi strategici dell'asse nord-sud. Con le nuove gallerie di base, naturalmente, il traffico sui due assi si farà più intenso. «Per le Ffs la sicurezza imprescindibile» - ha posto il rilievo, Roberta Cattaneo. Altre due sedi di intervento della regione sud si trovano a Rotkreuz e a Erstfeld che portano a 16 il numero complessivo delle sedi presenti in Svizzera.
Anche il Comune di Melide ha rappresentato un tassello importante per la realizzazione dell'opera. Il vice sindaco, Emiliano Delmenico, ha sottolineato come il Comune, con l'inaugurazione del nuovo Centro d'intervento delle Ffs, entri nuovamente nella storia della mobilità ferroviaria, dopo che già Melide è celebre per il suo ponte diga, unico nel suo genere e crocevia tra nord e sud dell'Europa, e per la Swissminiatur. Delmenico ha auspicato che questo nuovo capitolo entri nei quaderni di storia delle future generazioni.
Alla conferenza stampa è stato evidenziato come i pompieri stiano attualmente esercitandosi all'interno della galleria di base del Monte Ceneri per prepararsi - non sia mai - a vari scenari di intervento di soccorso. Oltre alla rivalutazione dell’insediamento dei centri, un altro importante cambiamento della nuova strategia di intervento - è stato detto durante l'inaugurazione - riguarda la professionalizzazione dei militi, che assicurano ora una presenza 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno nei diversi centri. A Melide il lavoro dei pompieri ferroviari è organizzato a turni di 24 ore, con presenza in sede di 5 militi, 365 giorno/anno e un tempo di prontezza di 5 minuti. I 22 collaboratori e il treno di soccorso "Valentino" hanno preso possesso dello stabile di Melide a gennaio 2020, traslocando dalla sede temporanea di Chiasso. Oltre all’alto grado di automazione e al risparmio energetico, lo stabile del Centro vanta l’installazione di sonde geotermiche e pannelli solari. Nell’edificio a due piani del Centro di Intervento di Melide si trovano le camere da letto, un’officina, un magazzino, uffici, sale di formazione e ricreative. La superficie abitabile dello stabile totale è di circa mille metri quadrati.