Ritarda l'obiettivo di tradurre il passaggio dello scalo entro la fine dell'anno
Il passaggio dell'aeroporto di Agno in mani private non avverrà certamente entro fine anno, come auspicava invece la Città di Lugano, titolare della concessione, e questo malgrado il Municipio abbia di recente detto sì al piano di rilancio dello scalo, un piano stilato dall'apposito gruppo di lavoro. Ne ha riferito sabato il sito web della Rsi. I dettagli di questo piano dovrebbero essere forniti verso metà settembre. Pare di intendere che si tratterà di una procedura di respiro internazionale che permetterà a ogni interessato a rilevare l'aeroporto di palesarsi. Nel frattempo, ha reso noto il sito dell'ente pubblico, qualcuno sembra essersi già fatto avanti. Tiziano Ponti, uno dei due coordinatori del gruppo di lavoro incaricato di traghettare l'aeroporto di Lugano-Agno in mani private ha dichiarato dal canto suo che molte sono le proposte giunte, alcune delle quali ritenute interessanti e altre meno. Sempre Ponti ha fatto sapere che la procedura mira a identificare quali sono i proponenti più seri e con le giuste garanzie per continuare con l’attività aeroportuale e che in questa procedura ci sono dei passaggi che dovranno essere avallati dal Consiglio comunale, sarà pertanto importante capire con quale tempistiche il Legislativo cittadino li affronterà. Il coordinatore del gruppo di lavoro ha inoltre evidenziato che il passaggio dello scalo in mani private non sarà possibile entro fine anno, anche in ragione degli approfondimenti legali che sono stati fatti: per il passaggio in Consiglio comunale, bisognerà licenziare messaggi, elaborare rapporti, e questo richiede del tempo. Ponti ha infine detto che "di sicuro si vorrà arrivare già entro fine anno con un primo messaggio all’attenzione del Consiglio comunale".