La proposta che il Municipio esaminerà giovedì, dopo i disordini e dopo il 'flop' del week end
Da tutto, troppo, a niente. Un desolante vuoto quello che si è presentato lo scorso fine settimana nel transennato spazio a Lugano della Foce di Lugano (sponda sinistra, dalla parte del porto), dove dopo i disordini di due settimane, per l'ingresso serale alla zona era stata introdotta una prenotazione via app, e imposto il divieto di portare alcolici. Una situazione pure questa non soddisfacente, così ieri il Dicastero cultura, sport ed eventi, per studiare le prossime mosse si è trovato assieme ad altri servizi cittadini come la polizia della Città e l'Ufficio giuridico, quest'ultimo chiamato in causa per gli aspetti legate ai limiti imposti contro la pandemia di coronavirus.
La soluzione 'intermedia' che verrà proposta giovedì in seduta municipale consiste in una animazione con uno spettacolo ancora da definirsi e un servizio bar per un massimo di 300 persone. Sedute: in questo modo nei circa mille metri quadrati dell'area in questione vengono rispettate le normative anti-covid di distanza sociale, trattandosi a quel punto di un evento organizzato. Diversamente dagli assembramenti spontanei in area pubblica, come quelli di due settimane fa, che non chiamano in causa direttamente le autorità e che ricadono nell'ambito della responsabilità individuale.
Claudio Chiapparino, direttore della Divisione eventi e congressi, da noi sentito ieri. "A dire la verità avevano già iniziato a ragionare su possibili proposte su quell'area prima degli ultimi eventi. Ovviamente non si è potuta rifare la 'Lugano Marittina' dell'anno scorso, ma si è anche capito l'area era diventata ingestibile. Abbiamo iniziato a lavorare oggi, per proporre qualcosa già da giovedì (la chiusura riguarda i giovedì, venerdì e sabato sera). Per quanto riguarda l'installazione tecnica, palco, luci e quant'altro siamo riusciti ad organizzare il tutto. Ora si guarda alla parte artistica; abbiamo delle idee, non voglio svelare il genere, ma qualcosa di adatto alla particolare situazione della Foce. Il problema è trovare gli artisti. Oltretutto non potremo confermare l'ingaggio prima di giovedì stesso, dal momento che la decisione finale se accettare o meno questa proposta spetta al Municipio. Già oggi (ieri per chi legge) abbiamo fatto un po' di telefonate, altre ne faremo domani. Il sistema d'ingresso resterebbe via app, che ha il vantaggio di segnalare in tempo reale il numero di posti disponibili durante la serata, siccome c'è chi va e chi viene".
Piacerà questa idea al Municipio, dove le idee in merito alla Foce non sono univoche? il municipale responsabile degli eventi, Roberto Baradacco ieri ci ha confermato che al Municipio restano in mano le tre opzioni: chiusura totale, apertura totale e questa via di mezzo. "Vorremmo trovare la formula migliore per far sì che la Foce possa tornare a funzionare" ci dice il municipale luganese, "cioè vorremmo che si ricrei la 'location'. La misura presa, trovo personalmente, ha creato delle diseguaglianze rispetto ad altre zone della città. Naturalmente come Municipio decidiamo collegialmente: la chiusura è stata comunque un segnale, ora vedremo, passo dopo passo, non abbiamo il tocco magico, è un 'work in progress'", Le opzioni, riassumendo, vanno dalla chiusura definitiva della Foce per quanto riguarda le serate del fine settimana (dal giovedì al sabato) alla completa riapertura, eventualmente con un accresciuto controllo. In mezzo la soluzione descritta. A quanto pare il grosso dei problemi durante le serate di baldoria - tra cui vandalismi e risse - è stato provocato da minorenni, sicché, ci spiega il municipale, "resta anche l'idea di un filtraggio, con soli maggiorenni" Ma aggiunge, non ha senso andare alla Foce di sera dovendosi prenotare, senza nemmeno poter bere alcolici e senza nessun attrattiva".