L'esecutivo raccomanda di accogliere solo parzialmente la mozione che chiede di istituire in città dei luoghi dove le bici elettriche possano ricaricarsi
Una mozione da accogliere, ma solo parzialmente. Il Municipio di Lugano è tiepido nei confronti della proposta interpartitica di alcuni consiglieri comunali, che nel novembre scorso hanno chiesto di creare in città delle postazioni di sosta per pedoni e ciclisti, munite di ricariche per bici, cellulari e dispositivi mobili, nonché di postazioni wi-fi libere al di fuori del centro. In particolare, per queste panchine polifunzionali si chiedeva di far riferimento alla marca E-lounge, prodotta da una ditta della Val Poschiavo.
La Commissione edilizia si era già espressa sul tema, proponendo di accogliere la mozione ma solo parzialmente, chiedendo di non rivolgersi a una singola azienda ma di lasciare libertà per il fornitore. L'esecutivo concorda con quest'indicazione, aggiungendo che sarebbe auspicabile un'indagine a livello svizzero fra le grandi città ed eventualmente una fase di test.
"Inoltre – si legge nelle osservazioni municipali – sarebbe interessante svilupparlo con artigiani ticinesi e valorizzare il legno dei nostri boschi", inserendo magari l'eventuale fase test sotto il cappello di Lugano Living Lab. "Si segnala altresì che per le biciclette, e quindi per le postazioni di ricarica delle stesse, si sta approfondendo un progetto sulla base di uno studio realizzato su mandato a specialisti in materia". In particolare, il Municipio si sta indirizzando verso modelli di sosta ad archetto, non in linea col concetto di E-lounge della panchina "che di fatto incastra la ruota e potrebbe arrecare danni al cerchione". Altre criticità riguardano gli ingombri delle postazioni, attentamente da valutare.