Luganese

Scuole, 16 consiglieri per la riapertura a Lugano

Interrogazione interpartitica chiede lumi sulla distanza della Città alla decisione di ritorno in classe adottata da Bertoli e parla di atto illegale

TI-PRESS
(Il sindaco, Marco Borradori)
3 maggio 2020
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"Interrogativi sulla posizione del Municipio di Lugano contraria alla riapertura delle scuole e sulle misure da adottare per la conciliazione famiglia-lavoro nel periodo estivo". Questo il titolo di una interrogazione interpartitica firmata da 16 consiglieri comunali di Lugano che criticano e definiscono illegale la presa di posizione dell'Esecutivo comunale contro la decisione adottata dal Consiglio di Stato di tornare in classe il prossimo 11 maggio. In primis, il sindaco Borradori si è detto contrario all'allentamento delle misure e alla decisione di ritornare fra i banchi per gli allievi delle scuole dell'obbligo, segnatamente le Elementari. Borradori vs. Bertoli. Scrivono i consiglieri comunali: "Nel comunicato stampa del 30.4.2020 il Municipio procede nuovamente in termini illegali, scrivendo che “non ritiene applicabile la delega dell’organizzazione della riapertura in sicurezza ai Comuni” e che “È compito del Cantone definire nel dettaglio, sede per sede, quali misure igienico-sanitarie attuare, assumendosi la responsabilità dell’efficacia o meno delle misure previste.” A parte il fatto grave di calpestare nuovamente la legge cantonale sulla scuola, questa presa di posizione del Municipio urta il buonsenso, visto che tutte le strutture produttive e le organizzazioni in Svizzera sono chiamate ad assicurare le necessarie misure di sicurezza in questa difficile crisi del Covid 19. Inoltre essa getta ingiustificabile discredito sull’Istituto scolastico di Lugano, che è il maggiore e il più organizzato di tutto il Ticino, e che negli scorsi anni ha sempre brillato per capacità di innovazione e dinamismo".

Il braccio di ferro Bertoli-Borradori 

Le Elementari di Lugano non riapriranno, in un braccio di ferro con il governo cantonale? Gli autori dell'interrogazione pongono cinque domande all'Esecutivo, fra cui, le seguente: "Sulla base di quali virologi alternativi, il Municipio, distanziandosi dall'auorità sanitaria cantonale e federale che si fonda sui pareri dei suoi virologi, ha preso la decisione del 30 aprile 2020 di opporsi pubblicamente alla proposta del Dipartimento educazione cultura e sport, elaborata con rappresentanti comunali, di riapertura parziale e prudente delal scuola dell'obbligo a partire dall'11 maggio?". E ancora: "Come mai l'Istituto scolastico comunale di Lugano, in passato sempre all'avanguardia in Ticino, non sarebbe in grado di organizzare una riapertura parziale e prudente delle sue sedi scolastiche da lunedì 11 maggio, alla stessa stregua di quanto faranno gli istituti di tanti altri Comuni ticinesi? Come mai il Municipio di Lugano chiede che le indicazioni per le scuole comunali di Lugano siano calate dall'alto nel dettaglio, sede per sede dal Cantone? Il Municipio è cosciente del fatto che non riaprire le scuole comunali a Lugano in data 11 maggio secondo il modello elaborato dal gruppo di lavoro Decs-Comuni creerà un secondo strappo istituzionale tra Città e autorità scolastiche cantonali in materia scolastica, e questo in poche settimane? Davvero intende attuare questo strappo?"