Quasi terminata la prima parte del progetto avviato dalla commissione intercomunale: a breve la sperimentazione. Navette, car pooling, bike sharing.
Navette, car pooling, bike sharing. Sta per entrare nel vivo la fase di sperimentazione dell'ultimo progetto avviato dalla Commissione Vedeggio Valley (Ccv) a favore della mobilità. Il tavolo di lavoro – composto dai Comuni di Bedano, Lamone, Mezzovico-Vira, Monteceneri e Torricella-Taverne – ha avviato all'inizio del 2019 un vasto progetto che coinvolge numerose aziende che operano sul territorio del comprensorio. Lo scopo? Identificare soluzioni complementari al trasporto pubblico tramite specifiche misure di mobilità aziendale.
L'adesione all'iniziativa è stata significativa: diciassette aziende e quasi duemila collaboratori. Dopo la fase di consultazione – che termina in questo mese, a breve verranno presentati i risultati –, s'inizierà presto con la sperimentazione affinché si possa testare la diminuzione del traffico veicolare privato. Sono cinque le misure principali individuate.
In primo luogo, delle navette a sostegno del trasporto pubblico stesso e quindi di collegamento fra i punti di interscambio: tra Bioggio Molinazzo e Taverne e poi tra la stazione di Mezzovico e Bironico. Poi delle navette a lunga percorrenza, tra Luino e Mezzovico. Terzo punto, delle micronavette: furgoncini con nove posti guidati da collaboratori delle aziende coinvolte, con partenza dalla zona di Menaggio-Porlezza e dall'Olgiatese (provincia di Como). Altra misura, il car pooling – ossia la condivisione del trasporto in auto – da aree mal collegate dal trasporto pubblico. Infne, la creazione di postazioni di bike sharing per gli spostamenti tra le stazioni e le aziende.
Per affinare il progetto, coordinato dalla Mobitrends Sa, è stata effettuata anche un'analisi delle modalità di trasporto dei lavoratori coinvolti. Ne emerge che il 59% si reca al lavoro in auto da solo, il 21% fa car pooling e solo il 15% utilizza il trasporto pubblico, sebbene il potenziale in quest'ambito sia del 30%. In media, per queste persone la distanza per il tragitto casa-lavoro è di 54 chilometri (andata e ritorno). Il progetto, informa la Ccv in una nota, è finanziato dai Comuni della commissione, con una partecipazione del Cantone stabilita dal Decreto d'incentivi alla mobilità aziendale.