Il Municipio ha presentato le misure anti-virus che comprendono criteri di valutazione supplementari a quanto viene richiesto
Sono stati posticipati a data da definire gli spettacoli programmati al Lac questa settimana, i biglietti acquistati restano validi e le nuove date saranno comunicate a breve. È stata invece annullata la Hall in musica prevista domenica 8 marzo. Non solo. È stato deciso di ridurre la capienza della sala principale del Lac che potrà ospitare non più di 500 persone siccome si dovrà lasciare un posto libero a fianco di ogni poltrona occupata per rispettare la direttiva sulla distanza sociale. E all’ingresso o all’acquisto dei biglietti, il polo culturale dovrà garantire la tracciabilità degli spettatori chiamati a lasciare numero di telefono e indirizzo elettronico.
Queste misure adottate per il Lac sono state presentate nel primo pomeriggio di oggi dal sindaco di Lugano Marco Borradori e dal titolare del dicastero eventi Roberto Badaracco, per contenere l’emergenza del coronavirus. Entrambi hanno spiegato che si raccomanda alle persone di oltre 65 anni e quelle che soffrono di particolari patologie di non assistere agli spettacoli. Se hanno già i biglietti saranno rimborsate su richiesta tramite un voucher valevole due anni dalla data di emissione. Tutte le informazioni si trovano su www.luganolac.ch. Il Municipio di Lugano (all’unanimità) si è adeguato alle disposizioni del Consiglio federale annunciate ieri sera e ha introdotto alcuni criteri supplementari per la valutazione del rischio che resteranno in vigore da subito fino a nuovo avviso.
«Ci siamo riuniti in seduta di Municipio già sabato e le soluzioni adottate rispondono ai criteri di proporzionalità», ha detto il sindaco. Con ritardo rispetto a Locarno? «No, semplicemente il Municipio di Locarno si è riunito ieri, noi oggi» ha risposto Borradori. E Badaracco gli ha fatto eco: «Abbiamo sempre seguito pedissequamente le disposizioni federali e cantonali in base alla valutazione del rischio, spingendoci anche oltre ciò che viene richiesto».
Per manifestazioni e gli eventi tra le 150 e le 1’000 presenze gli organizzatori subordinano lo svolgimento a una ponderazione dei rischi effettuata dell’autorità cantonale.
Lugano ha deciso però che per eventi con affluenze inferiori alle 1’000 persone, anche se autorizzati dal Cantone, sia accertata un’accurata tracciabilità dei presenti, venga implementata la possibilità di rispettare la distanza sociale, sia potenziata l’informazione all’indirizzo dei gruppi a rischio (over 65 e malati cronici). Di più, la Città richiede che sia privilegiata la scelta di luoghi sufficientemente ampi per garantire maggiore spazio fra i presenti, siano evitate attività con accresciuti contatti ravvicinati, siano promosse la pianificazione e l’implementazione di misure di prevenzione e di protewzione e l’informazione attiva dei partecipanti.
Per quanto riguarda le scuole comunale, la Città segue le disposizioni del medico cantonale. Per ora, è stato deciso di non chiuderle, senza escludere che questa opzione in futuro per rallentare la diffusione del virus. La Città ha inoltre costituito una cellula di coordinamento comunale incaricata di valutare misure per ridurre il rischio di infezione sul posto di lavoro con l’obiettivo di mantenere operativa l’infrastruttura pubblica e i servizi alla cittadinanza.
Il Municipio ha inoltre fatto sapere che a titolo preventivo, "sconsiglia fortemente i viaggi privati nelle zone a rischio (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte)". Anche i viaggi di lavoro o per la formazione sono da evitare. Qualora fosse impossibile, è necessario chiedere l’autorizzazione preventiva e occorrerà tenere traccia dei contatti intrattenuti per favorire la ricostruzione della filiera in caso di contrazione del virus. A coordinare la cellula di crisi di Lugano sarà il segretario comunale.