Luganese

Ducry si ritira dalla lista Plr di Lugano. E sbatte la porta

Dopo le critiche da parte di alcuni esponenti del partito, Jacques Ducry scrive al presidente sezionale: 'Lascio il posto a chi non ha mai fatto vincere'

Jacques Ducry (Ti-Press)
22 gennaio 2020
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"Lascio quindi a coloro che mai hanno fatto vincere le vere idee liberaliradicali a tutti i livelli (le prove sono purtroppo troppe) il mio posto sulla lista per il legislativo comunale. Costoro sapranno sicuramente illuminare meglio di me la campagna elettorale e l'eventuale attività lesiglativa". È con una e-mail di fuoco che Jacques Ducry, questo pomeriggio, ha comunicato al presidente della sezione luganese del Plr Guido Tognola di non essere della partita. A una settimana esatta dalla notizia della sua inclusione a sorpresa nei nomi dei candidati per la Città, nel giorno dell'assemblea del Plr luganese, Ducry molla a causa delle critiche che hanno fatto seguito al suo ritorno nei ranghi liberali radicali. Lo fa scusandosi "con Guido (Tognola, ndr.) e con tutte le altre persone in buona fede e intellettualmente oneste".

A comunicarlo all'assemblea è stata Giovanna Gilardi, in rappresentanza della Commissione cerca.

Le critiche

"Alcuni media, avendo dato notizia della mia disponibilità, hanno permesso a presunti 'responsabili' sezionali e distrettuali (del Luganese) – mai eletti, carenti di Cultura politica e di riflesso d'apertura mentale – di denigrare, con metodi meschini e parasquadristi, l'approccio del Presidente e della commissione cerca, affermando addirittura che la mia presenza in lista (...uno su sessanta) avrebbe allontanato molti liberali", scrive Ducry – in questi giorni all'estero – a Tognola. Allontanato "forse quelli che hanno preferito Chiesa a Merlini". E ancora: "Non mi sono mai reso conto di questo mio 'potere', consapevole però che le mie elezioni-rielezioni comunali e cantonali mi hanno sempre visto sul podio, sorry!".

'L'intelligenza e l'apertura culturalpolitica mi aveva onorato e confortato'

Scrivendo a Tognola, Ducry dice di essere stato "sinceramente onorato" della "proposta del Presidente sezionale e della commissione cerca di accompagnarvi sulla lista per l'elezione del Consiglio comunale". Onorato e "confortato: durante la mia attività istituzionale e politico-partitica (dal 1976 a Gentilino-Collina d'Oro al 2020 a Lugano, passando per 12 anni nel Parlamento cantonale e 22 in magistratura cantonale e federale) ho sempre difeso e promosso i principi di Giustizia e Libertà, componenti indispensabili di un radicaliberalismo aperto nella difesa e nella promozione dell'interesse pubblico,della scuola pubblica laica, dell'equità, della solidarietà, il tutto atto a valorizzare le libertà e la responsabilità individuali".

"L'intelligenza e l'apertura culturalpolitica del Presidente sezionale mi hanno convinto che un nuovo corso si sta aprendo nel Plr di Lugano,testimoni le liste per il legislativo e l'esecutivo,aperte a varie sensibilità e percorsi esistenziali".

Prosegue Ducry: "il mio convinto europeismo rientra in un'ampia visione liberaldemocratica. Sono un macronista convinto; questa Europa, costruita sulle ceneri del 1945, è sicuramente migliorabile, forse con un federalismo all'elvetica, ma il nostro benessere economico dipende molto dalle nostre relazioni con l'Ue e quello della 'piccola Lugano pure".

Ruby Belge in lista

Nel frattanto, durante l'assemblea si è saputo che in lista per il consiglio comunale vi è pure il pugile Ruby Belge.

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