Luganese

Colpo di scena in casa Ppd a Lugano: Nadia Ghisolfi in lista

Elezioni comunali, esclusa invece dai candidati Sara Beretta Piccoli. L'obiettivo pipidino è confermare il seggio dell'uscente Jelmini

Felice Nadia Ghisolfi ©Ti-Press
17 gennaio 2020
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Il colpo di scena era nell'aria, ed è puntualmente arrivato. Nadia Ghisolfi correrà nella lista Ppd per l'elezione del Municipio di Lugano, dove i Popolari sperano di confermare il seggio dell'uscente Angelo Jelmini.

Sorpresa nella sorpresa, esclusa dalla lista è Sara Beretta Piccoli – in lacrime dopo la conta dei voti –, che alcuni osservatori davano invece tra i favoriti per la carica. La decisione è stata presa poco fa dall'assemblea della sezione luganese in un affollatissimo Capannone Ceresio, apparecchiato con mazzi di peperoncini a esorcizzare la data, venerdì 17, scelta per questo passaggio cruciale nella storia del Ppd cittadino.

Mai come questa volta si avverte la paura della sconfitta, l'estromissione dal Municipio di Lugano, un colpo che potrebbe essere fatale allo storico partito di ispirazione cristiana. Un tema al centro di tutti gli interventi in sala.

Eccoli dunque i 'magnifici sei' che correranno per i colori azzurro-arancioni: Benedetta Bianchetti (consigliera comunale di Lugano), Laura Tarchini (già  presidente sezionale), Michel Tricarico (capogruppo in Consiglio comunale a Lugano), Lorenzo Pianezzi (presidente di Hotellerie Suisse) e Lorenzo Beretta Piccoli (consigliere comunale di Lugano). Il settimo nome è quello di Stefano Dias dei Verdi liberali, in una lista comune col Ppd che è stata confermata a Pregassona dall'assemblea.

Una candidatura, quella di Nadia Ghisolfi, che stasera è stata nuovamente perorata dal presidente del quartiere di Pambio, Renato Fumagalli. "Un cavallo di razza" l'ha definita, non un ronzino, e a qualcuno in sala saranno fischiate le orecchie.

La granconsigliera sopracenerina, che ha recentemente spostato il suo domicilio proprio a Pambio, è così riuscita a vincere lo scetticismo della Commissione cerca, ma dal popolo azzurro la reazione quasi sgomenta all'esclusione di Sara Beretta Piccoli lascia immaginare futuri strascichi.

Ad assistere a questo colpo di scena anche il presidente cantonale Fiorenzo Dadò e il consigliere di Stato Raffaele De Rosa.