Luganese

Aeroporto di Lugano-Agno, le firme per il referendum ci sono

Partito socialista, Verdi e Partito comunista annunciano un ampio sorpasso delle sottoscrizioni. Depositata una mozione per il ricollocamento del personale

Aeroporto di Lugano-Agno. Domani verranno depositate le firme in comune per il referendum ©Ti-Press
12 gennaio 2020
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La raccolta firme per il 'Referendum comunale per indire la votazione popolare sul credito per l'aeroporto di Lugano-Agno' è ampiamente raggiunta. Lo hanno comunicato oggi Partito socialista, Verdi e Partito comunista, fra i promotori.

Dopo l'ultimo conteggio ufficiale di giovedì scorso – le firme erano 2'950 di 3'000 necessarie, come riportava l'articolo pubblicato dal nostro giornale –, la partecipazione ha raggiunto la quota utile, sorpassandola.

I promotori sottolineano che il sorpasso del limite minimo è stato raggiunto soprattutto grazie alla raccolta avvenuta fra giovedì e venerdì scorsi.

Per quanto riguarda la cifra esatte delle sottoscrizioni raccolte, bisognerà attendere fino a domani (anche per permettere gli ultimi conteggi), quando il avverrà la consegna fissata alle 11.15, al Palazzo Civico di Lugano.

(In calce, riportiamo gli argomenti del referendum).

Una mozione per il ricollocamento del personale in esubero e senza lavoro

Nel comunicato, il gruppo rende nota la mozione presentata all'esecutivo cittadino lo scorso 12 gennaio: 'Per un piano di ricollocamento di tutto il personale senza lavoro o in esubero all'aeroporto di Lugano-Agno'.

Con questo atto, i mozionanti di Ps, Verdi e Pc chiedono al Municipio di "presentare un messaggio per un piano di ricollocamento a seguito della crisi scatenata dall’abbandono dei voli di linea e dalle delocalizzazioni".

Un piano sociale che dovrebbe riguardare i dipendenti impiegati da "Lasa e da aziende private attive a Lugano-Agno, che erano alle loro dipendenze fino al 30.9.19".

Gli argomenti del referendum

Ecco gli temi fondamentali:

  • non è razionale buttare via 5,76 milioni di franchi della Città (e 3,84 milioni del Cantone), che si aggiungono ai 40 milioni di denaro pubblico già versati dal 2006 al 2018, vista la concorrenza della ferrovia (AlpTransit) e dei vicini terminal aerei internazionali, che rendono impossibile l’utilizzo dell’aeroporto di Lugano-Agno per i voli di linea;

 

  • invece di dilapidare questo denaro occorre investire i soldi pubblici nella mobilità sostenibile, trasferendo i lavoratori in questo settore. Non bisogna tenere artificialmente in vita un’attività poco rispettosa dell’ambiente, gettando soldi in un pozzo senza fondo;

 

  • invece di sprecare altri milioni per un accanimento terapeutico, è meglio avviare subito un piano di ricollocamento del personale in esubero dell’aeroporto di Agno. Per il personale che rimarrà senza lavoro, data l’assenza di voli di linea, il ricollocamento andrà fatto presso la Città, il Cantone e le aziende di trasporto sussidiate, che potranno avvalersi delle loro competenze tecniche e amministrative. A questo proposito i sottoscritti consiglieri comunali Ps, Verdi e Pc propongono l’allegata mozione, che ha come obiettivo di ricollocare sia il personale impiegato da Lasa, sia il personale delle ditte private attive a Lugano-Agno che ha perso o perderà il proprio lavoro.
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