Dopo il successo di settembre sulle due ruote smarrite o rubate, la Polcom guarda a una seconda edizione
Ventinove modelli venduti su trentaquattro e un incasso di oltre 2’200 franchi. Il bilancio della prima asta di bici smarrite o rubate – e recuperate dalla Polizia comunale di Lugano –, che si è tenuta a settembre, è stato talmente positivo che si replicherà. Una analoga si terrà infatti il prossimo aprile. A confermarcelo sono il capo della Sezione amministrativa della Polcom Andrea Marescalchi e la responsabile degli oggetti trovati, Roberta Del Sorbo.
I risultati sono stati più che soddisfacenti e il guadagno è stato superiore alle attese iniziali. Ottima anche la collaborazione con l’Ufficio esecuzione e fallimenti di Lugano, che ci ha supportati nell’organizzazione e nella conduzione dell’asta.
Sì, l’asta delle biciclette è prevista annualmente ad aprile. Per quanto riguarda gli altri oggetti, è un’opzione che il Comando sta prendendo in considerazione. Ma la questione verrà valutata soltanto in un secondo momento, dopo aver effettuato l’inventario che è previsto solo per la metà del 2020.
In linea con gli articoli 720-22 del Codice civile svizzero, vengono tutti debitamente registrati in una banca dati specifica e custoditi in appositi spazi dagli accessi limitati. Nel caso non vengano reclamati dai legittimi proprietari, dopo un anno di conservazione, la legge permette di avviare la procedura dell’incanto pubblico. Trascorso questo termine, il ritrovatore ne diventa proprietario e ha diritto al ritiro dell’oggetto. Qualora rinunci alla proprietà, l’oggetto viene devoluto in beneficenza o distrutto se in stato di degrado.
È una possibilità concessa dalla legge e, anche per semplici motivi di spazio, si è decisa quest’opzione per ottimizzare le operazioni. Inoltre, la procedura dell’incanto pubblico permette all’autorità di devolverne il ricavato in beneficenza. Ci è sembrata dunque la miglior soluzione per ottimizzare gli spazi facendo allo stesso tempo del bene.
Approssimativamente 400 all’anno, escluse le chiavi che non vengono protocollate ma sono altrettanto numerose (3-4 mazzi a settimana). I più numerosi in genere sono documenti d’identità, portamonete e cellulari.
Non vi sono periodi dell’anno statisticamente più colpiti da smarrimenti, ma possiamo dire che durante i grandi eventi pubblici, quali ad esempio Estival Jazz, Blues to Bop e i vari marcatini annuali, il numero aumenta in maniera importante. Non a caso, ne consegue che il centro cittadino è a tutti gli effetti la zona dove vengono ritrovati più oggetti smarriti.