Si va in appello per i fatti del luglio 2018, l'atto di 'egoismo basso e becero', così come definito dal giudice Villa pochi pronunciando la sentenza di condanna
Impugna il verdetto l'autore del delitto di Caslano, nipote dell'anziana donna uccisa martellate nel luglio di un anno fa nella villetta in via Chiesuola, data poi alle fiamme con lo scopo di inscenare un tragico incidente. Ne dà notizia la Rsi. Il nipote della donna – oggi 25enne, condannato a 18 anni – si era presentato in casa dell'anziana chiedendo i soldi per pagarsi la cocaina. Fatale il rifuto da parte della nonna, colpita a martellate. Un atto figlio di un "egoismo basso e becero. Per una richiesta di duecento franchi". Così l'aveva definito il giudice Marco Villa lo scorso 12 dicembre, nel pronunciare la sentenza di condanna.