Luganese

Un’arma sparisce, sospeso un agente di Lugano

Il poliziotto avrebbe tentato di venderla dopo averla acquisita in un intervento nel domicilio di una persona. La segnalazione è partita dall’acquirente.

(Ti-Press)
2 ottobre 2019
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Un’arma da fuoco che ‘sparisce’ durante un’attività di polizia e che ricompare tempo dopo, in un negozio di armi. Al centro un poliziotto, un agente della Polizia comunale di Lugano, finito nei guai, che sarà verosimilmente al centro di accertamenti da parte del Ministero pubblico. Coinvolto, come detto, un poliziotto della Comunale, recentemente sospeso dalle sue funzioni nell’attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda. Stando a nostre informazioni, durante un intervento di polizia nel domicilio di una persona, sarebbe spuntata un’arma da fuoco. Arma che, in modalità che l’inchiesta dovrà appurare, è stata presa in consegna dall’agente. In seguito l’uomo avrebbe – il condizionale è d’obbligo siccome vige la presunzione di innocenza – tentato di rivendere l’arma in un negozio del Luganese. La procedura di acquisto, con controllo del numero di matricola dell’arma annesso, avrebbe però ben presto fatto emergere alcuni dubbi all’acquirente. Da qui la segnalazione e la ricostruzione, sfociata recentemente nella sospensione dell’agente. Da noi contattato, il comandante Roberto Torrente non ha potuto fornirci conferme in tal senso, rimandandoci al Ministero pubblico. Dal canto suo, la Magistratura ha confermato di essere stata “avvisata oralmente della vicenda e ha chiesto all’autorità di nomina (il Municipio di Lugano, ndr) di procedere alla trasmissione della segnalazione con adeguata documentazione probatoria a sostegno. Non appena questa giungerà dal Municipio – evidenzia – il Ministero pubblico procederà con i suoi incombenti”. Seppur di natura diversa, questo caso viene alla luce poco tempo dopo un’altra vicenda che ha coinvolto un agente della Polizia cantonale attivo in seno all’ufficio reperti (vedi ‘laRegione’ del 6 agosto). Il funzionario, nel frattempo esautorato dal servizio, avrebbe infatti sottratto alcune pistole che erano state sequestrate nel quadro di inchieste. Da qui, l’ipotesi di reato di appropriazione indebita e sottrazione di cose requisite o sequestrate. Per l’agente della Comunale, invece, si attende che le verifiche possano far piena luce sulla vicenda.