Il Municipio scrive a Consiglio federale e governo ticinese preoccupato per il senso di insicurezza nelle zone di confine
"Non vogliamo inoltrarvi nuovamente il preoccupante elenco di eventi malavitosi succedutisi in questi ultimi tempi, ma ci teniamo a sottolineare il fatto che l'immediata fuga oltre confine ha caratterizzato tutti questi eventi". È preoccupato il Municipio di Cademario per la situazione delle zone di confine dove i valichi non vengono custoditi. Situazione che rappresenta "un'agevolazione inopportuna per i malviventi, andando di fatto ad incentivare intenti malavitosi nella zona di confine", scrive l'Esecutivo malcantonese in una lettera inviata negli scorsi giorni al Consiglio federale e in un'altra simile indirizzata al Consiglio di Stato ticinese. Missive che fanno seguito a quelle inviate a Berna e Bellinzona nel corso dell'estate dal Comune di Monteggio, anche in quel caso sulla base del senso di insicurezza della popolazione domiciliata nella zona di confine.
Monteggio chiede la chiusura notturna o il presidio costante delle dogane, nonché il ripristino della recinzione nei boschi lungo il confine. "I furti e le rapine di questi ultimi tempi – scrive il Municipio rivolgendosi a Berna – dimostrano inequivocabilmente che le misure implementate sino ad ora a livello federale che cantonale per prevenire questo genere di criminalità, risulta essere inefficace". Al governo cantonale l'Esecutivo spiega di aver riscontrato un aumento di furti e di segnalazioni sul proprio territorio, "segno queste ultime dell'aumento del senso d'insicurezza e di nervosismo da parte della popolazione". Il Municipio aggiunge di essersi attivato organizzando con la Polizia Malcantone est degli incontri informativi e preventivi, ma non basta: la richiesta è che quanto proposto da Monteggio venga attuato.