Creerebbe una serie di problemi l'entrata nello spazio Ue. Il commissario prefettizio Giorgio Zanzi chiede di farla slittare al gennaio 2022
Problemi per il rifornimento di gasolio per il riscaldamento, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e la depurazione delle acque reflue. Complicazioni in vista per i trasporti pubblici e per il trasporto di merci e persone via lago sul Ceresio le cui acque che bagnano i comuni lombardi entreranno nello spazio doganale Ue. Stop alle targhe svizzeri per i residenti nell'enclave. Complicazioni per servizi assicurativi, bancari e postali. È lo scenario da incubo che si prospetta con il nuovo regolamento doganale previsto per l'enclave, destinato a cambiare radicalmente i consolidati rapporti tra Campione d'Italia e Canton Ticino. Un regolamento che crea problemi per i contratti telefonici, Internet (la fibra a Campione arriva dalla Svizzera), l'assistenza sanitaria, il servizio di soccorso con ambulanze e quello dei pompieri. Infine, gli studenti campionesi che intendono frequentare le scuole svizzeri di ogni grado saranno considerati stranieri e non più ticinesi come succede attualmente. Tutte questioni difficili da dirimere. Perciò, spiega il commissario prefettizio Giorgio Zanzi,«n tutte le sedi in cui ho avuto la possibilità di affrontare il tema dell'entrata di Campione d'Italia nello spazio doganale dell'Unione europea ho sollecitato lo slittamento al 1° gennaio 2022 dell'entrata in vigore del regolamento, in modo da poter avere tempo di studiare gli appositi decreti attuativi con la Svizzera».
Continua l'ex prefetto di Varese: «Ho inoltre evidenziato che nelle attuali condizioni in cui si trova Campione pensare di avere, dal prossimo 1° gennaio, una dogana italo-svizzera tra Bissone e l'enclave, significherebbe la morte del paese». L'entrata in vigore della direttiva europea, con relativo regolamento doganale, che in riva al Ceresio nessuno ammette di aver voluto, renderebbe impossibile vivere a Campione d'Italia. È il convincimento della (quasi) totalità dei campionesi che con il Casinò chiuso e il comune in dissesto finanziario, per cui la quasi totalità di dipendenti è in esubero (se ne parlerà il prossimo 9 settembre nell'udienza di merito davanti ai giudici del Tar del Lazio, che nella stessa giornata affronteranno anche la drammatica vicenda della Open Arms, la nave dei migranti bloccato al largo di Lamperdusa). A chi spetta la decisione se far slittare l'entrata in vigore nell'enclave dello spazio doganale Ue? Risponde Zanzi: ''E' il governo può intervenire. E specificatamente i ministeri degli Esteri e delle Finanze''.