Stando all'avvocato della difesa Mario Molo, Quadri non avrebbe mantenuto la sua imparzialità e avrebbe già dato l'impressione di ritenere l'Ente colpevole
Colpo di scena al processo per i contagio di epatite C a tre pazienti avvenuto all'ospedale Civico di Lugano il 19 dicembre 2013. L'avvocato di difesa, Mario Molo, vistosi respinti tutti gli incidenti processuali sollevati in mattinata, e ammesso il reintegro del nuovo atto d'accusa, ha chiesto la ricusa del giudice Siro Quadri della Pretura penale di Bellinzona. Ricusa che il giudice ha respinto dopo una breve delibera, dando così avvio all'interrogatorio del direttrore generale dell'Ente Giorgio Pellanda.
Sulla richiesta di Molo dovrà comunque esprimersi la Camera dei reclami penali. I motivi che hanno portato Molo a chiederla sono il fatto che essa «ritiene che il giudice Quadri non ha mantenuto la sua imparzialità e ha dato l'impressione di avere già un'opinione sulla colpevolezza dell'Eoc».
Il Pp Moreno Capella aveva quindi domandato che l'istanza di ricusa sia respinta e ha detto di avere l'impressione che la difesa non voglia celebrare il processo perché implicherebbe problemi all'Eoc. L'avvocato Stefano Pizzola, in rappresentanza di uno dei tre pazienti vittime dell'errore medico si è associato alla richiesta del magistrato.