Luganese

Novaggio, ritorno alle origini per Villa Alta

Grazie alle fondazioni Malcantone e Pro Infantia, in settembre aprirà un asilo nido. Come nel 1911 quando nacque la prima struttura del genere in Ticino.

Ti-Press
17 giugno 2019
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Un ritorno alle origini con lo sguardo rivolto al futuro. Succede nel parco dell’ospedale di Novaggio, all’interno di Villa Alta dove ha trovato casa l’asilo nido ‘Il Soffione’. L’attività comincerà da settembre, mentre i lavori di ristrutturazione sono in corso per arredare gli interni in modo confacente ricavando spazi rispettosi delle norme e un’accoglienza di qualità. Promotrice dell’idea è stata la Fondazione Malcantone che ha trovato nella Fondazione Pro Infantia l’interlocutore ideale che si è attivata concentrandosi su personale, bambini e artigiani della zona.

«Sono già undici i bambini iscritti: un successo, segno che esiste un bisogno nel medio e nell’alto Malcantone – spiega Stevens Crameri, presidente della Fondazione Pro Infantia –. Alla serata informativa di fine maggio ha partecipato una quarantina di persone. Il luogo è privilegiato, la zona è tranquilla, in un parco con un’ampia vista sulla regione, lontana dal traffico, ma facilmente raggiungibile». Pure a livello pianificatorio la struttura è idonea: anni fa il Comune destinò l’edificio a sede di servizi per la popolazione. L’idea dell’asilo nido, dicevamo, riprende lo spirito originario dell’edificio. «Stiamo continuando la missione di Alice Meyer (cfr. articolo accanto) – ricorda Crameri –. Il nido avrà un giardino protetto: si chiamerà Il Soffione perché è nel parco botanico e ciò richiama il contatto con la natura». L’obiettivo, prosegue il presidente di Pro Infantia, «è di proporlo alla popolazione e al personale della clinica. Ospiterà al massimo 17 bambini. Vi lavoreranno persone qualificate. La presa a carico sarà mista con diverse metodologie pedagogiche». Richieste sono da formulare a fondazioneproinfantia@gmail.com o alla direttrice Giorgia Franchini (giorgiacaracol@bluewin.ch).

Nel 2020 un altro a Caslano

L’intento è di garantire un passaggio armonioso dalla famiglia al nido, con un ambientamento curato e graduale, favorendo l’attività spontanea del bambino e rispettando il ritmo di sviluppo di ciascun ospite. Pro Infantia gestisce già una struttura simile a Grono e, anticipa Crameri, «all’inizio del 2020, ne apriremo un’altra a Caslano. Pro Infantia si basa su valori quali serietà, territorio, eccellenza, passione. Abbiamo a cuore gli aspetti della socialità, puntiamo a offrire impieghi nelle aree periferiche. Per i lavori sono stati volutamente scelti tutti artigiani della zona. E a Novaggio proponiamo rette sociali in base al reddito per consentire l’accessibilità alle famiglie».

Il primo del Ticino nel parco dell’Ospedaletto

Villa Alta venne costruita nel 1905 da Fausto Buzzi Cantone di rientro in quegli anni nel Malcantone, dopo essere stato fra l’altro assistente del medico di Bismarck. La struttura venne lasciata da Buzzi Cantone, che morì due anni dopo, alla sua amica Alice Meyer, ex infermiera di Berlino. La donna, come scrisse nei diari, si accorse che tanti bambini erano rachitici a causa di un’alimentazione inadeguata dopo lo svezzamento (polenta e castagne). E nel 1911 aprì i battenti il primo asilo nido del Ticino all’interno di uno chalet nel parco creato sempre da lei importando piante anche dalla Toscana. La donna, alla quale il Comune attribuì la cittadinanza onoraria, ricevette un grande consenso dalle madri del paese costrette a lavorare nei campi senza poter prendersi cura dei piccoli come avrebbero voluto. L’edificio venne in seguito acquistato dalla Confederazione con il nosocomio, poi ospedale militare e oggi moderno centro di riabilitazione dell’Eoc. Furono i coniugi Demarta-Schönenberg nel 1907 a realizzare il progetto del medico Fausto Buzzi Cantone. Così nacque l’Ospedaletto che curava gratuitamente i malati di Novaggio.