Colpito da quattro degli ultimi incendi dolosi, l'associazione del quartiere mette in guardia su prostituzione e spaccio di droga.
Due fermi, di cui uno tramutato in arresto dopo che gli inquirenti stanno vagliando possibili precedenti, sempre in quest’ambito, dell’uomo. Il quartiere Bomborozzo di Massagno, colpito da ben quattro incendi di probabile origine dolosa (sicura per quanto riguarda i due roghi di domenica sera) spera che con la cattura del 50enne svizzero attualmente in cella si sia trovato il colpevole, e che i gravi fatti abbiano a terminare.
La ‘Associazione quartiere Bomborozzo’ ritiene che in ogni caso questo angolo di Massagno meriti più attenzione e una gestione diversa da parte delle autorità. «Come associazione vogliamo farci portavoce della preoccupazione degli abitanti. Invitiamo tutti a prestare attenzione, a tenere occhi e orecchie aperti e osservare quello che succede» ci dice il presidente Sergio Bernasconi. «Personalmente, frequentando i bar, la Migros di via Besso o altri punti di ritrovo vedo in circolazione diverse persone, diciamo così, particolari. Chi sono? Ormai non ci si conosce più e nel quartiere vivono personaggi che non hanno nessuna comunicazione col vicinato. Ci sono stabili occupati da gente che si dedica alla prostituzione o al commercio di stupefacenti, come dimostra il recente ritrovamento di droga in uno scantinato». È forse venuto a mancare qualcosa da parte delle autorità. «C’è stato uno sviluppo edilizio sproporzionato rispetto alle superfici disponibili, i palazzi sono ormai addossati gli uni agli altri e tutto questo costruire ha tolto spazio ai luoghi per socializzare e comunicare. Tra l’altro l’infittirsi di palazzi può dare dei problemi anche in caso di incendio. Di quella che viene definita come ‘zona residenziale’ resta il prezzo degli affitti...».
Per Bernasconi «l’organizzazione dell’Ufficio controllo abitanti di Massagno non è stata adeguata alla nuova situazione, mentre i proprietari degli stabili non si fanno troppi scrupoli nell’affittare gli appartamenti a personaggi discutibili». Il Bomborozzo è quindi destinato a diventare un ‘ghetto’? Negli ultimi giorni si è notata una maggiore presenza della Polizia Ceresio Nord, forse a caccia del piromane. Per Bernasconi tuttavia incide anche il comportamento dei singoli: «C’è chi va in giro a suonare i citofoni per introdursi nei palazzi, e alla fine c’è sempre qualcuno che apre, come sembra sia successo in via Nolgio in uno degli incendi di domenica».