I 54 maturandi che frequentavano l'istituto luganese risulterebbero iscritti come privatisti: a fine maggio primo severo banco di prova
“Buongiorno, sono un giornalista del Canton Ticino...”. La reazione di colei che stava dall'altra parte del telefono è stata quella di buttar giù la cornetta. Parlare con l'istituto Papi di Pomigliano d'Arco, quello dei presunti “diplomi facili” conseguiti dai giovani studenti ticinesi della Fogazzaro di Lugano, è impossibile. Vige la regola del silenzio che si può comprendere. L'istituto campano, a seguito dell'inchiesta di Falò di Gianni Gaggini, è nell'occhio del ciclone. Anche il Miur (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca) dopo l’interrogazione parlamentare si è messo a indagare, mandando ispettori a Pomigliano d'Arco, il cui rapporto sarebbe stato secretato, e del cui contenuto dovrà essere informata da Camera dei deputati di Roma.
La telefonata, senza risposta, non era mirata ad avere una versione sul passato, ma avere conferme sul presente. E il presente è avere la conferma che 54 maturandi ticinesi, che sino a quando è rimasto aperto hanno frequentato l'Istituto Fogazzaro, risultano iscritti come privatisti presso l'istituto Papi di Pomigliano d'Arco che, ricordiamo, è al centro anche di una indagine della Procura di Nola. Le iscrizioni, come da calendario, erano state fatte entro il 30 novembre dello scorso anno. E per quanto è stato possibile apprendere dall'ufficio scolastico regionale della Campania (anche qui non parlano volentieri) non ci sarebbero state defezioni, anche se l'anno scolastico per i 54 maturandi della scuola di Lugano è stato, a dir poco, tribolato. Studenti che, essendo privatisti, per essere ammessi agli esami di maturità dovranno superare un esame di idoneità.
Insomma, prove attraverso le quali la scuola valuterà se i maturandi hanno raggiunto le conoscenze per essere ammessi all'esame di Stato. Se negli anni passati l'esame di idoneità sarebbe stato una semplice formalità, quest'anno dovrebbe risultare un primo severo banco di prova (così come peraltro dovrebbe essere). Se sarà un severo banco di prova i maturandi ticinesi lo scopriranno a fine maggio, periodo in cui è previsto l'esame preliminare. Nel frattempo il Miur ha stabilito le date della maturità 2019. Quest'anno l'esame di Stato in Italia ha subito molti cambiamenti a seguito della riforma della Buona Scuola: non c'è più né la terza prova né la tesina. La prima prova è prevista il 19 giugno, la seconda prova il 20 giugno. In luglio gli orali.