Con i redditi 2018 la posizione nella graduatoria è destinata a calare: il casinò resta chiuso e i dipendenti a casa mentre i 'comunali' sono senza paga.
Nella classifica nazionale dei comuni più ricchi d'Italia, Campione d'Italia occupa la settima posizione. A livello provinciale è il più ricco. Questo è quanto si apprende dai dati forniti dal Mef (Ministero dell'economia e delle finanze) sui redditi pro capite 2017. Sino ad una dozzina di anni fa l'enclave era di gran lunga il più ricco comune d'Italia. Era arrivato ad un reddito pro capito di 59'911 euro, che nel 2017 è sceso a 31'387 euro. Un reddito quest'ultimo solo apparentemente alto, considerato il costo della vita nell'enclave.
Non a caso il numero dei residenti è calato. Molti si sono trasferiti in Ticino, diventandoi cittadini Aire. Non pochi quelli che lavorando (quando il lavoro c'era) hanno lasciato l'enclave per trasferiti nei comuni italiani di frontiera, dopo che per molti gli affitti di Campione d'Italia, più alti anche rispetto a quelli ticinesi, sono diventati impossibili. Incominciando per alcune categorie dei dipendenti del Casinò. Insomma, mai come in questa occasione le medie tradiscono.
Quale posto occuperà Campione d'Italia con i redditi 2018 è fin troppo facile immaginare: i 480 ex dipendenti del Casinò sono senza lavoro dall'agosto scorso, i dipendenti del Comune non ricevono lo stipendio da un anno. I pensionati da oltre un anno non ricevono l'integrazione. Molti negozi hanno chiuso i battenti e quelli che resistono hanno visto crollare gli affari. Insomma, si è in presenza di una ricchezza virtuale. In riva al Ceresio hanno scoperto la povertà.
Al ''banco alimentare'' continua ad allungarsi la coda. Virtuale anche il reddito pro capite da fondo classifica dei comuni comaschi aggrappati al Luganese, come Val Rezzo, Cavargna e San Bartolomeo Val Cavargna. La ''colpa'' è dei frontalieri che il reddito lo dichiarano in Ticino. Se lo dichiarassero al fisco italiano sarebbero nella lista dei comuni più ricchi d'Italia.