Il Municipio dii Lugano ha stanziato il credito di 450'000 franchi. La proposta edilizia prevede spazi culturali, ricreativi e di ristorazione.
Dalle parole ai fatti, o meglio, dallo studio di fattibilità al concorso di architettura. Il Municipio di Lugano ha stanziato oggi un credito di 450 mila franchi, che richiede il via libera del Consiglio comunale, per indire il bando internazionale relativo al comparto ex macello. L’obiettivo è quello di valorizzare l’area trasformandola in uno spazio vivo e aperto con contenuti culturali e di intrattenimento di qualità a beneficio di tutta la popolazione.
Il cantiere potrà cominciare non prima di 3-4 anni. Il concorso non prevede contenuti di autogestione che occupa tuttora poco meno dei 2/3 della superficie edificata. Per cui, come ha spiegato la municipale Cristina Zanini-Barzaghi, «non si potrà evitare una discussione con il centro sociale ma c’è il tempo sufficiente per trovare, assieme al Cantone, una soluzione condivisa». Dal canto suo, il vicesindaco Michele Bertini ha espresso soddisfazione perché si tratta «della prima decisione formale da tempo attesa dalla cittadinanza per dare valore al comparto. La situazione attuale è figlia dell’indecisione politica e sul tema ci sono almeno tre mozioni e diversi atti parlamentari pendenti». Le trattative con la realtà autogestita sono ferme. «Ci metteremo in contatto a breve anche perché alcune parti dell’ex macello necessitano una sistemazione – ha proseguito Zanini-Barzaghi –. Cerecheremo di instaurare un dialogo costruttivo con gli autonomi». La Città non intende forzare la mano, ha sottolineato il sindaco Marco Borradori che ha messo in evidenza come, in base a un rapporto giuridico allestito dai servizi cittadini, la convenzione siglata nel dicembre del 2002 fra Municipio di Lugano, Consiglio di Stato e autonomi è tuttora valida ma può essere disdetta nei termini di «buona fede».
Tornando al concorso, la Città stima una spesa di 26 milioni di franchi, la metà dei quali per costruire alloggi per studenti e, nel periodo estivo, per turisti, rispondendo così, almeno in parte alla richiesta di locazione degli iscritti all’Università della svizzera italiana. Questo è un primo passo conforme alle linee di sviluppo allestite dalla Città, ha rilevato Borradori. Il complesso, lo ricordiamo, è tutelato quale bene di interesse locale e l’area è inclusa in un perimetro di valorizzazione comunale e rispetto cantonale. Occorrerà una variante di Piano regolatore siccome la superficie complessiva di 6'025 metri ed è attribuita dal Piano regolatore alla zona per attrezzature pubbliche, destinata a edifici scolastici e amministrativi e bisognerà includere la destinazione conferme agli alloggi.
Come indicato nello studio di fattibilità, la proposta edificatoria fatta propria dal Municipio si struttura in due parti. La parte storica dell’area sarà utilizzata per manifestazioni ed eventi multidisciplinari (A) con 5 spazi modulabili e una superficie complessiva di circa. 1'200 m che consentiranno lo svolgimento contemporaneo di due o più attività (es. grandi eventi, mostre, esposizioni, convention, spettacoli, mercatini, ecc.); attività di coworking e costudying (edifici B1 e D) a disposizione di freelance, liberi professionisti e studenti che si ritrovano per studiare, condividere conoscenze o elaborare singoli progetti; Uno spazio per la ristorazione (B2); un caffè letterario (C) con area verde esterna o simile: sarà uno spazio ricreativo e di cultura rivolto a tutte le fasce di età, organizzato in sinergia con le associazioni culturali locali e un infopoint e ricezione (E) per l’accoglienza.
L’area edificabile del comparto (lato sud-est - F) sarà adibita come detto ad alloggi per studenti e turisti. Dallo studio di fattibilità emerge la possibilità di realizzare circa 80 camere, doppie e singole, suddivise su sei piani abitabili, con uno spazio comunitario al piano. Il piano terra del nuovo edificio sarà riservato alle attività comuni e di relazione con le attività proposte nella parte storica. Al termine della gara si intende procedere con la richiesta di un credito di progettazione per l’elaborazione del progetto definitivo e l'allestimento del preventivo dei costi, sulla base del quale verrà richiesto il credito di costruzione.