Si arricchisce di nuove stazioni la rete regionale collegata a quella cittadina che, dopo 'ultimo ricorso respinto, può partire.
Ha raggiunto le 24 stazioni la rete di Bike Sharing del Luganese. In questi giorni si stanno infatti implementando quelle a Lamone, Molinazzo di Bioggio e Muzzano. Una rete che dunque si allarga con la completazione dei punti del Malcantone. E anche la Città di Lugano è pronta per partire con i lavori alla sua rete interna, bloccata come noto dal ricorso presentato da Velospot, società giunta seconda al concorso per la creazione della rete di condivisione delle due ruote che il Tribunale amministrativo cantonale (Tram) ha considerato irricevibile. Un progetto, quello di Lugano, che si è dunque sbloccato.
Il Municipio di Lugano, lo ricordiamo, aveva annunciato che l’iniziativa avrebbe dovuto entrare in funzione nel prossimo mese di agosto. Il progetto prevede che le attuali 12 postazioni diventino 46, con un totale di 560 biciclette, 280 delle quali elettriche e una gestione tramite una connessione senza fili. Ma non è tutto. Altri Comuni, fra cui Capriasca e Massagno, sono interessati al progetto, tanto che a fine mese la PubliBike e i promotori incontreranno il Municipio massagnese.
Intanto, ci spiega Fabio Schnellmann, in Malcantone l’iniziativa è stata portata a termine e a Lugano (ricorso permettendo) si valuterà come proseguire. Da metà giugno sono a disposizione biciclette (elettriche e tradizionali) a Caslano (stazione Flp), Manno (Centro di calcolo e parco Giova), Magliaso (stazione Flp) e Sorengo (Centro sportivo) con cui si può pedalare fino in centro, per poi lasciare la bici in una delle stazioni cittadine e riprenderla quando si vuole.
Inaugurazione slittata a settembre
Gli addetti ai lavori stanno mettendo in funzione altre postazioni: quelle di Muzzano (via Industria/Ail), Agno (stazione Flp e Agnuzzo) e Bioggio (via Industria), (stazione Ffs) di Lamone-Cadempino e Bioggio (Molinazzo). In totale quindi saranno in funzione ben 11 stazioni, grazie alle quali anche il basso Malcantone e il Vedeggio, zone industrializzate e fortemente trafficate, faranno un passo decisivo verso una mobilità più sostenibile.
L’inaugurazione ufficiale della rete è stata spostata a settembre, precisa Iris Brugnetti, vicesindaca di Caslano, Comune promotore dell’estensione della rete fra Malcantone e Lugano. «Nella prima fase, sono stati coinvolti tutti i Comuni posizionati lungo la ferrovia Flp – osserva Brugnetti –. In seguito anche altri, come Manno e Lamone, hanno aderito e proprio in questi giorni ci sono lavori in corso a Muzzano, Bioggio (Molinazzo) e Lamone».
Come valuta il riscontro alla vostra iniziativa? «Siamo soddisfatti, il riscontro è stato ottimo da parte dei Comuni e c’è sempre più interesse per questo servizio – risponde la vicesindaca di Caslano –. Vedremo come procederà: è una novità per la nostra regione il fatto di mettere a disposizione una parte da bici elettriche, l’altra da quelle ‘normali’. Però ci si sta orientando nell’ottica della mobilità lenta a vantaggio di tutti, pendolari, turisti e residenti in un contesto interessante visto che la rete è la stessa in uso a Lugano e le biciclette potranno essere consegnate o prese anche in un altro punto della rete».