Luganese

Lugano, Pelli: 'Bertini vuoti il sacco!'

A due ore dall'assemblea Plr che ratificherà la presidenza Tognola, l'ex sindaco e l'ex vicesindaco di Lugano esprimono stupore e preoccupazione.

Ti-Press
15 giugno 2018
|

Sorpresa, stupore e incomprensione. Si possono riassumere così le reazioni che abbiamo raccolto allo sfogo del vicesindaco Michele Bertini che, sul CdT diioggi, ha rilasciato dichiarazioni a dir poco polemiche. Dichiarazioni che, da una parte, hanno ‘rubato’ la scena alla ratifica del nuovo presidente della sezione Plr di Lugano Guido Tognola, dall’altra hanno buttato benzina sul fuoco alle tensioni interne sfociate con le dimissioni di Giovanna Viscardi.

Il vicesindaco di Lugano ha detto di essere stato abbandonato dal partito. Tanto che si sta interrogando sulla compatibilità dei suoi valori con un ruolo attivo nel Plr. Ha rifiutato il ruolo di ‘cattivo’ nella caso Viscardi e non ha risparmiato nessuno, né il partito cantonale, né lo stesso ambiente liberale-radicale luganese. Bertini ha chiarito che la sua non è una minaccia ma uno sfogo che nasce dal un sentimento di amarezza vissuto in questi ultimi mesi. Si è sentito usato dal Plr a cui non ha mai chiesto nulla. Il vicesindaco non si dimetterà in corso di legislatura, per rispetto verso tutti quei cittadini che lo hanno votato. In futuro si vedrà ma se non dovesse cambiare nulla... Le sue parole uscite in concomitanza con il rinnovo della presidenza della sezione spiazzano, destabilizzano e ostacolano la ripartenza del partito.

Secondo l’ex vicesindaco Erasmo Pelli, Bertini farebbe bene a chiarire il messaggio al partito: «non si può lanciare il sasso senza bersaglio. Bisognerebbe non dico fare i nomi e i cognomi, ma almeno precisare le circostanze del sentimento di isolamento che sta vivendo anche da parte del partito cantonale. Della serie muoia Sansone con tutti i filistei. Mi pare un messaggio criptico, di difficile interpretazione, ne vorremmo sapere di più e capire a chi è diretto. Dovrebbe precisare cosa non funziona anche e soprattutto per il bene del partito». L’ex vicesindaco è dispiaciuto ma invita a Bertini a vuotare il sacco «anche se non ha scelto proprio il momento giusto».

Anche l’ex sindaco di Lugano Giorgio Giudici non condivide la tempistica scelta: «In questo momento il partito ha bisogno di recuperare l’immagine, visto che ha già perso smalto. Bisognerebbe evitare di rilasciare dichiarazioni di quel tenore. Coloro che sono al fronte dovrebbero cercare di lavorare assieme con un obiettivo comune». In altre parole, invece di picchiare i pugni sul tavolo creando sconcerto e incomprensioni, occorrerebbe rinnovare l’entusiasmo e la motivazione all’interno e all’esterno del Plr. Giudici è d’accordo con Pelli: «Difficile capire il senso delle parole di Bertini. Ognuno faccia le proprie valutazioni…».