Luganese

Truffa in casa anziani, sottratti 450mila franchi

L'uomo – segretario 'tuttofare' alla casa per anziani Bianca Maria di Cadro – è accusato tra l'altro di appropriazione indebita, truffa e falsità in documenti

27 aprile 2018
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Non c’è pace per le case per anziani. Una nuova inchiesta penale mette in cattiva luce la gestione delle strutture. Come già successo nei mesi scorsi nel Luganese nel caso della Tusculum di Arogno e altri istituti sul territorio cantonale. Stavolta a finire nel mirino degli inquirenti è il segretario della casa per anziani Bianca Maria di Cadro, impiegato all’80 per cento. L’uomo, un 57enne cittadino svizzero domiciliato nel Luganese è stato arrestato lunedì. È accusato dei reati di appropriazione indebita, truffa, falsità in documenti e amministrazione infedele.
La segnalazione al Ministero pubblico è partita dai vertici della struttura gestita da una fondazione privata senza scopi di lucro. È stato il nuovo contabile, la settimana scorsa ad accorgersi del maltolto che si aggira sui 450mila franchi. Ulteriori controlli effettuati a inizio settimana hanno portato all’arresto dell’uomo che ha ammesso le proprie responsabilità. I vertici della casa per anziani e tutto il personale sono estranei alle malversazioni. Polizia cantonale e procuratore pubblico Andrea Minesso hanno effettuato un nuovo sopralluogo anche ieri alla casa per anziani per prelevare altro materiale da verificare. Nel mirino degli inquirenti sono finiti i conti dell’istituto dal 2014. Per ora, come detto, le malversazioni rimangono al di sotto del mezzo milione di franchi, ma la cifra potrebbe anche lievitare. In estrema sintesi, l’uomo aveva la fiducia della fondazione ma ha usato i soldi della cassa per scopi personali. Nella vicenda non figurano altri indagati da parte del Ministero pubblico.


Da noi contattato, il presidente del Consiglio di fondazione che gestisce l’istituto Marco Continati non si nasconde, vuole preservare il buon nome della struttura. L’arresto del segretario ha lasciato l’amaro in bocca ai dirigenti della struttura e a tutto il personale. Increduli sono anche i pazienti, perché il segretario con mansioni di “tuttofare” era riuscito a conquistarsi la fiducia di tutto le persone che ruotano attorno alla casa per anziani. «Sono allibito. Il segretario era un insospettabile da ogni punto di vista, alcuni dipendenti si sono pure messi a piangere quando hanno saputo la notizia – dichiara il presidente della fondazione –. Io stesso non riuscivo a capacitarmi dell’accaduto. Il segretario mi ha assicurato che è pronto a restituire tutto il maltolto, staremo a vedere».