Per Giorgio Pellanda si tratta di un passaggio obbligato "avrà un'autonomia operativa e gestionale importante ma sarà inquadrato nell'Eoc"
Al Cardiocentro di Lugano, gestito da una fondazione privata, non piace l'idea di finire nell'Ente ospedaliero nel 2020, come prevede la convenzione del 1995. Interpellato dal 'Caffè', il direttore generale dell'Eoc Giorgio Pellanda dichiara che si tratta di un passaggio obbligato. " Il cardiocentro verrà acquisito dall'Ente – afferma – avrà un'autonomia operativa e gestionale importante, come l'Istituto oncologico di Bellinzona e il Neurocentro di Lugano”. Pellanda spiega che il cardiocentro gestirà la distribuzione delle specialità mediche attraverso le attività ambulatoriali e di prossimità negli ospedali regionali. "Ma sarà inquadrato nell'Eoc", precisa.
Il cardiocentro però non ci sta, tra le varie richieste anche l'autonomia finanziaria. Ha chiesto e ottenuto il sostegno della Città di Lugano perché "va salvaguardato l'affermato modello Cardiocentro che ne ha garantito i successi", hanno detto i vertici.