Previsto per il 19 settembre prossimo, il dibattimento alla Corte d'appello sui casi di contagio da epatite C all'Ospedale Civico di Lugano è stato annullato.
Tra le ragioni potrebbero esservi dei vizzi di forma nella processo di primo grado. L'ipotesi è stata avanzata oggi da Tio che cita una missiva inoltrata alle parti dalla giudice Roggero-Will in cui verrebbe riportato, tra l'altro, l'articolo 409 del Codice di procedura penale secondo cui "se il procedimento di primo grado presenta vizi importanti che non possono essere sanati in appello, il tribunale d'appello annulla la sentenza". In tal caso l'incarto tornerebbe al primo grado di giudizio, che dovrebbe di nuovo pronunciarsi.
L'Ente ospedaliero cantonale (Eoc) – di cui il Civico fa parte – nel novembre del 2016 era stato condannato per lesioni gravi a seguito del contagio di alcuni pazienti con il virus dell'Epatite C. Fatti avvenuti nel dicembre del 2013. L'Eoc aveva però interposto ricorso contro la sentenza, facendo così approdare il caso alla Corte d'appello.
Da noi contattate le parti non confermano, né smentiscono. Il responsabile del servizio comunicazione dell'Eoc Mariano Masserini si limita a dichiarare di aver preso atto dell'annullamento del dibattimento.