Luganese

Torna la 'truffa del falso nipote' spillati 50mila franchi

(Gabriele Putzu)
16 giugno 2017
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A tre anni di distanza dall'ultimo caso consumato in Ticino, nel Luganese a fine maggio è stata messa a segno una truffa del falso nipote, come riferisce la Polizia cantonale

Uno sconosciuto ha contattato al telefono la vittima fingendosi un conoscente. Ottenuta la necessaria fiducia alla vittima ha chiesto una somma di poco inferiore a 50mila franchi per motivi, a suo dire, urgenti.

La vittima si è dunque recata presso la sua banca e, malgrado gli avvisi e avvertimenti degli impiegati sulla possibilità di trovarsi confrontata con una truffa del falso nipote, è riuscita a prelevare il denaro che poco ha consegnato ad uno sconosciuto giunto nei pressi della sua abitazione.

In Svizzera questo genere di truffa non sia mai cessato. Nel 2017 sono già state messe a segno 22 truffe per un importo complessivo di poco inferiore a 800mila franchi , mentre nel 2016 le truffe consumate si sono assestate alla ragguardevole cifra di 73 per un danno totale di oltre tre milioni,

La vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo averle carpito abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata, si fa passare per un nipote od un parente lontano che vive altrove e non vede da diverso tempo. Una volta stabilito questo legame palesano l'impellente bisogno di denaro per concludere un affare che altrimenti sfumerebbe.

Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita a diffidare d'improvvisate telefoniche. Non farsi mettere fretta nel prendere decisioni e valutare attentamente la situazione e nel limite del possibile effettuare di persona telefonate di verifica. Si invitano pure familiari, parenti e curatori ad informare verbalmente e dettagliatamente gli anziani su questo tipo di truffe e sui consigli per poterle riconoscere ed evitare. Inoltre, è importante avvisare tempestivamente la Polizia cantonale allo 0848/25.55.55.

Si invitano infine eventuali vittime di fatti avvenuti negli scorsi giorni, che non hanno ancora sporto denuncia, a pure contattare immediatamente la Polizia cantonale.