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Turismo, verso il 2025 con ottimismo dopo il calo di quest'anno

Nel Locarnese il settore ha risentito della primavera piovosa. L'Otlmv presenta cifre e strategie per i prossimi dodici mesi

Le attività outdoor (in tutte le stagioni) sono un asso nella manica per la regione
(Ti-Press)
4 dicembre 2024
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Un calo dei pernottamenti attorno al 4 per cento nell'anno in corso; ma un sentimento di ottimismo in vista del 2025. L'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv), che convoca l'assemblea giovedì 5 dicembre alle 17 nella sala del Teatro di Locarno, ha incontrato i giornalisti per presentare i preventivi e le proposte che faranno da filo conduttore dal prossimo gennaio e per i seguenti dodici mesi.

«Nel 2024 il settore paga dazio a una primavera piovosa, contrassegnata pure dal disastro, con vittime e danni, verificatosi in Alta Vallemaggia – ha spiegato il presidente Otlmv Aldo Merlini –. In estate e in autunno c’è stata un'ottima ripresa». Le cifre dei pernottamenti dell'anno in corso, nonostante una diminuzione che dovrebbe assestarsi attorno al 4 per cento, restano importanti: un milione negli alberghi, 600mila nei campeggi e altrettanti negli appartamenti di vacanza. A tutto ciò occorre aggiungere le 17mila case secondarie, che generano circa 3 milioni di pernottamenti annui.

«Il 2025 si prospetta come un anno di rilevante interesse per la nostra regione turistica, in virtù dell'apertura di due nuove catene alberghiere internazionali (un hotel a Losone e uno a Riazzino) e degli ammodernamenti di infrastrutture alberghiere esistenti – gli ha fatto eco il direttore Otlmv, Fabio Bonetti –. Sarà di particolare interesse esaminare come tali sviluppi incideranno sull'andamento dei pernottamenti e sulla capacità della regione di attrarre nuovi flussi turistici, favorendo un incremento della competitività territoriale su scala globale. In ogni caso, se le grandi catene investono nel Locarnese, significa che intravedono il grosso potenziale di crescita della regione e ciò infonde fiducia per il futuro». Anche le valli, stando a Bonetti, hanno le loro carte da giocarsi: «Nei prossimi 10 anni assisteremo a uno sviluppo del turismo extraurbano e dal canto nostro stiamo già promuovendo le possibilità di svago e di sport all'aperto per queste regioni».

Uno sguardo agli ospiti Usa, ma a lungo termine

E per quanto riguarda la provenienza degli ospiti? «Prevediamo un consolidamento del mercato interno, che rappresenta un pilastro fondamentale per la nostra offerta, accompagnato da un miglioramento dei mercati tradizionali, quali quelli tedesco, del Benelux, del Regno Unito e dei Paesi nordici – risponde il direttore –. In queste aree abbiamo intensificato i nostri investimenti, fiduciosi che nel 2025 potremo osservare i primi frutti di tale impegno strategico. In parallelo, stiamo rivolgendo la nostra attenzione al mercato americano, in particolare alla East Coast, collaborando con Ticino Turismo e Svizzera Turismo. Sebbene le prospettive di sviluppo siano promettenti, riconosciamo che il pieno raggiungimento dei risultati richiederà un approccio di Iungo termine».

In diverse mete turistiche del mondo l'aumento di Airbnb sta causando problemi. Com’è la situazione nel Locarnese? «Il segmento delle strutture ricettive non convenzionali è in costante crescita – risponde Bonetti –. Il numero di questi alloggi è passato da 1’200 unità nel 2019 a 3’500 nel 2024, e la domanda continua a mostrare segnali positivi. Tuttavia mi sembra di poter affermare che questa crescita non abbia provocato scompensi al mercato dell'alloggio del distretto».

All'incontro con i giornalisti è intervenuto pure Benjamin Frizzi, direttore operativo, che ha spiegato alcuni pilastri sui quali si fonda l'offerta turistica. Si va dalle attività outdoor (escursionismo, trailrunning, Mtb, e-bike con nuove colonnine di ricarica, arrampicata con proposte per un pubblico più ampio e altre ancora), che continueranno a rappresentare un asse portante, ai grandi eventi: «Saranno riproposte le manifestazioni di successo del 2024, potenziando ulteriormente le collaborazioni di marketing relative ad alcune di esse. Questi eventi continueranno a fornire una visibilità significativa alla nostra regione, contribuendo in maniera rilevante all'economia locale. All'orizzonte si prospettano anche nuove iniziative legate a manifestazioni di carattere sportivo. La promozione passerà anche dal contributo di influencer specializzati». Il Locarnese con le sue valli resta ai primi posti fra le destinazioni svizzere preferite in estate; con il suo clima mediterraneo, inoltre, favorisce lo svolgimento di attività all'aperto anche in inverno. Una peculiarità che andrà sviluppata ulteriormente, stando a Frizzi, portando avanti il discorso della destagionalizzazione del settore: «Siamo convinti che il 2025 rappresenterà un anno di crescita e consolidamento per l'intero comparto turistico».

Cifre calcolate con prudenza e un leggero disavanzo

Un ottimismo che tuttavia resta cauto quando si parla di cifre. Infatti il preventivo, illustrato da Marco Cacciamognaga, direttore finanziario dell'Otlmv, è stato elaborato in linea con il 2024, quindi in modo prudenziale. Gli indicatori economici recentemente aggiornati (Bak Basel e Kof-Eth Zurich) puntano a un rialzo, sia rispetto all'anno in corso, sia rispetto al 2023. «La previsione cautelativa non modifica la strategia deI nostro ente, che resta orientata al fare, continuando a investire per generare il massimo beneficio possibile a livello di indotto economico per tutto il territorio – ha aggiunto Cacciamognaga –.
Fortunatamente beneficiamo di una situazione patrimoniale ben consolidata, con un capitale proprio di 4,3 milioni di franchi, che ci permette di guardare con fiducia al futuro. Nonostante il prospettato risultato negativo, la situazione finanziaria rimane sana». Globalmente i ricavi si attesteranno sui 7,3 milioni di franchi. Alle uscite ci saranno circa due milioni per il settore outdoor (sentieri e percorsi), altrettanti per il marketing e 2,5 milioni per gli eventi e per i contributi a circa 500 manifestazioni. I conti che saranno sottoposti all'assemblea per il voto indicano, in conclusione, un disavanzo di 256mila franchi.