Nicola Pini finisce (con foto) sui manifesti e nella pubblicità di un commercio che si amplia. ‘L’imprenditore è andato un po’ lungo’
Ma come, il sindaco di Locarno che si presta a fare da testimonial per l’ampliamento di un negozio specializzato in prodotti per la casa? È la domanda che si saranno posti in molti ieri mattina dopo l’apparizione, su “laRegione”, di un’intera paginata pubblicitaria pagata appunto dal negozio in questione per annunciare il raddoppio della superficie di vendita. Quasi più ancora dell’ampliamento – e comprensibilmente, dal punto di vista dell’inserzionista – l’accento sembra venire messo sulle personalità locali chiamate a suggellare la crescita del commercio. La più importante è appunto il sindaco di Locarno Nicola Pini, che non solo viene ritratto a mezzobusto, in cima alla lista, come capofila degli invitati Vip, ma anche annunciato come prescelto per il taglio del nastro in occasione dell’inaugurazione dell’ampliamento (il 7 dicembre). Gli altri, per la cronaca, sono “La Marghe”, conduttrice di Radio Fiume Ticino, e un parrucchiere (Alex).
Ora, è naturale porsi delle domande sull’opportunità che una figura come il sindaco di Locarno, rappresentante della Città, si presti a un cimento puramente commerciale. Da questa base, scivolosissima, potrebbe infatti facilmente staccarsi la classica boccia di neve che diventa una valanga: “Ha inaugurato il negozio di articoli per la casa? E allora io lo voglio nella mia boutique rinnovata, o nel mio bar che amplia la terrazza, oppure ancora nel mio negozio di giocattoli che apre la sezione Lego”. Un conto è cercare di favorire, come autorità politica, con misure puntuali, l’insediamento di nuovi commerci in Città; tutto un altro è prestare viso e sorriso per aumentare il coefficiente di prestigio in occasione di eventi promossi da privati con finalità commerciali.
A questo scivolone se ne aggiunge oltretutto uno precedente: l’affissione, in città, di manifesti pubblicitari recanti la stessa immagine uscita ieri sul giornale (ma in grande formato orizzontale). Già allora, una decina di giorni fa, la cosa aveva suscitato perplessità (anche fra i lettori, da cui alla redazione erano giunti alcuni commenti non propriamente benevoli); poi però, così come erano apparsi, i manifesti erano immediatamente spariti.
Ed è proprio partendo da questo antefatto che giunge la replica del sindaco: «Avrei volentieri evitato questa esposizione. Già qualche giorno fa avevo chiesto di togliere la mia immagine dai cartelloni; cosa che in effetti è stata fatta. Proprio per questo vedere l’inserzione sul giornale di oggi (ieri per chi legge, ndr.) ha stupito prima di tutto me, come ho comunicato subito. Come risposta mi è stato detto che si è trattato di un disguido. L’imprenditore è sicuramente andato… un po’ lungo, e si è detto dispiaciuto della cosa, garantendomi che non si ripeterà più».
Nicola Pini porta poi il discorso su un terreno che va oltre la sua persona: «Non ritengo corretto usare la figura del sindaco a proprio vantaggio e non mi piace che sia stato fatto per questa inaugurazione». Questo, pur non rinnegando una certa presenza della politica laddove possa dare un segnale: «Naturalmente, e da sempre, le autorità comunali presenziano, nel limite del possibile, quando sono invitate a inaugurazioni di nuove attività sul proprio territorio. Questo è positivo e non cambierà perché, nonostante qualche inciampo, i commerci locali vanno incoraggiati». E infine, in clima di acquisti natalizi: «Colgo l’occasione per permettermi di invitare la cittadinanza a fare le proprie spese nei negozi della Città, perché così si sostiene il contesto sociale ed economico della regione, oltre che garantire posti di lavoro».