Nel secondo numero del periodico proposta una vetrina delle attività svolta all'interno (e in esterno) della struttura sociosanitaria
Nelle scorse settimane, in tutte le case della Vallemaggia, è stato recapitato il periodico annuale “Fondazione AVAD per la Vallemaggia”, edito dall'omonima Fondazione anziani Vallemaggia e aiuto domiciliare. Si tratta del secondo numero che, come il precedente, si sofferma su vari aspetti della svolta all’interno della Residenza alle Betulle di Cevio e dal Servizio di assistenza e cura a domicilio. L’editoriale firmato dal consigliere di Stato Raffaele de Rosa propone, a margine dei tragici eventi dello scorso mese di giugno, una riflessione su “Resilienza e cura”, mentre il direttore della Fondazione Cesare Cattori ricorda, di quei giorni del nubifragio, 13 ore e 45 minuti di pura adrenalina. Dal canto suo Marcel Candolfi (presidente della Fondazione Avad) aggiorna i lettori sul progetto di sopraelevazione delle Betulle mentre Maurizia Campo-Salvi presenta il servizio alberghiero, la cucina e il servizio tecnico. Di finanze, contabilità e amministrazione riferiscono Omar Patocchi e Simona Micotti responsabili del settore.
Un ampio articolo è pure dedicato alla recente nascita di Fondazione Avad avvenuta a seguito della fusione fra Fondazione Vallemaggia (proprietaria dello stabile) e l’affittuaria Avad (in precedenza Associazione Valmaggese Casa Anziani, Invalidi Adulti e Aiuto Domiciliare). Nel Consiglio di fondazione siedono Marcel Candolfi (presidente), Maurizia Campo-Salvi (vicepresidente), Damiano Salmina, Moira Medici, Lara Dazio, Wanda Dadò (membri), Mauro Gobbi (rappresentante dell’Associazione dei Comuni di Vallemaggia). Giona Rotanzi rappresenta invece il Cantone. Il Consiglio di fondazione si avvale della collaborazione del segretario Omar Patocchi e del direttore Cesare Cattori.
Fra gli altri temi in sommario segnaliamo “movimento e recupero”, il servizio di fisioterapia ed ergoterapia gestito in collaborazione con la Clinica Hildebrand Centro di riabilitazione di Brissago (a firma Alice Garzoli e Luca Tonolla) e “medicina di prossimità” (a cura dei medici Antonio Guglielmetti e Giuseppe Mossi) che illustra i benefici che risultano dal quotidiano rapporto fra studio medico e servizio di aiuto domiciliare. In quest’ambito, Alessandra Viganò (direttrice sanitaria dell’Aiuto domiciliare) presenta una novità: la podologia a domicilio.
Dalle 40 pagine che compongono il secondo numero segnaliamo ancora l’incontro di Alice Garzoli con l’artista Gianfredo Camesi, ospite delle Betulle alle quali dedica molte attenzioni; l’intervista alle suore della Casa a cura di Moira Medici e la miscellanea di temi legati alle svariate attività svolte all’interno della Residenza e sul territorio.
Fra queste la consegna di un nuovo furgone per il trasporto degli ospiti anziani e/o con disabilità. Il mezzo è stato donato dalla Fondazione Alfred Loppacher ed Hélène Metter, rappresentata – al momento della consegna – dall’avvocato Fabio Abate.