‘L'attuale 78% non è più sostenibile, necessario aumentarlo all'82%’. Intercomunale, uscito il messaggio con la convenzione definitiva
Il mantenimento al 78% del moltiplicatore comunale d’imposta a Minusio non è più sostenibile. Ergo, meglio alzarlo di 4 punti, all’82%. È l’elemento essenziale emergente dal preventivo 2025. I motivi dell’auspicato balzello sono “l’importante evoluzione al rialzo di costi poco influenzabili da parte del Comune (quali le spese finanziarie, i contributi per la previdenza sociale e il settore degli anziani), la riduzione delle entrate a seguito di recenti riforme fiscali nonché gli importanti investimenti che il Municipio intende realizzare nei prossimi anni”, considera il Municipio.
Al netto del fabbisogno d’imposta, il risultato ordinario del Comune segna un peggioramento tra 2024 e 2025 di 1,7 milioni, pari all’8%, si legge nel messaggio che accompagna i conti. “Questo peggioramento è da ricondurre essenzialmente all’azzeramento del ricavo da trasferimento relativo al recupero delle spese della Polizia comunale a seguito del passaggio definitivo degli effettivi nella Polizia Intercomunale del Piano (-1,3 milioni) e al raddoppio delle spese finanziarie a seguito del rialzo dei tassi d’interesse (410mila franchi). Il risultato d’esercizio è pure influenzato da un aumento (di 800mila franchi) delle spese di trasferimento, per le quali il Comune ha un limitato margine di manovra, nonché dalle modifiche della Legge tributaria (il cui impatto finanziario per Minusio è valutato in circa 480mila franchi)”.
Il consuntivo 2023 aveva consegnato un avanzo di 448mila franchi, “inferiore rispetto al risultato del consuntivo 2022 (722mila franchi). Il risultato d’esercizio del preventivo 2024 prevede un leggero avanzo (67mila franchi)”, premette l’esecutivo. Ora, “mantenendo l’attuale moltiplicatore comunale al 78%, il preventivo 2025 chiuderebbe con un disavanzo d’esercizio di 897mila franchi. Ipotizzando un ritmo d’investimenti medio annuo di 8 milioni (2026-28, in linea quindi con quello del preventivo 2025), il risultato d’esercizio passerebbe quindi dall’avanzo di 448mila franchi registrato nel 2023 a un importante disavanzo, di 2,3 milioni, nel 2028”. Senza dimenticare che mantenendo il moltiplicatore al 78% l’autofinanziamento del Comune si ridurrebbe, nei prossimi anni, in modo considerevole. E con l’autofinanziamento negativo, “nel 2028 il Comune dovrebbe indebitarsi non solo per finanziare gli investimenti, ma anche per finanziare la gestione corrente. In una simile situazione, la necessità d’intervenire sul moltiplicatore comunale d’imposta per attenuare questa evoluzione negativa appare evidente e giustificata”.
Intanto, è uscito a Minusio un altro messaggio importante: quello riguardante la convenzione definitiva che regola l’entrata di Minusio nella Polizia Intercomunale del Piano di Magadino. Il periodo di prova aveva come noto fornito indicazioni sostanzialmente positive. In particolare, nota il Municipio di Minusio, durante il 2023 (primo anno di attività completo dopo l’approvazione della convenzione transitoria), “la Polizia Intercomunale del Piano ha cercato di rafforzare l’attività di prossimità e allo stesso tempo di creare un Corpo con agenti motivati, uniti e indirizzati unilateralmente agli obiettivi stabiliti dalla convenzione. La nuova organizzazione ha permesso di assicurare una presenza degli agenti sul territorio in modo più visibile e capillare e nel contempo di rispondere anche in modo più appropriato e concreto alla richiesta di sicurezza dei cittadini”.
Poi c’è il capitolo costi: sempre nel ’23 quelli a carico di Minusio si sono attestati a 914mila franchi, pari a 123 franchi per abitante. Il che significa che la collaborazione con l’Intercomunale ha consentito a Minusio di risparmiare, rispetto al 2020, oltre mezzo milione di franchi (“al netto dei potenziamenti operati anche presso l’Ufficio tecnico comunale a seguito del trapasso di determinati compiti precedentemente svolti dalla Polizia comunale”).
Concretamente, Minusio continuerà a essere presente nell’Intercomunale con 8 agenti, un ausiliario e un’impiegata amministrativa. Dettaglio non da poco: è l’unico altro Comune, con Gordola, a vantare una sede sul suo territorio (quella per tutta la parte operativa-territoriale/di prossimità). Per questa sede Minusio corrisponderà al Comune di Gordola un importo annuo forfettario di 100mila franchi a copertura dei costi fissi generati dal mantenimento della doppia sede, mentre il Comune di Gordola verserà un importo per l’affitto della sede di polizia, valutato in un secondo momento a dipendenza degli spazi effettivamente adoperati dalla polizia nella futura nuova sede, nello stabile amministrativo Verbano (ex Posta).
Sulla convenzione definitiva, ma prima ancora sulla Polizia Intercomunale, rimane l’ombra della riforma cantonale della polizia, tradotta nell’ancora non chiarissimo progetto “Polizia ticinese”. Il rischio è che qualsiasi modello attualmente funzionante possa venire stravolto dalla più ampia riorganizzazione. René Grossi, capodicastero Sicurezza a Gordola, Comune sede dell’Intercomunale, riconosce che «convivere con l’incertezza non è l’ideale, ma è anche vero che della riforma si parla dal 2016. Un elemento positivo è che il Cantone ora non fissi più il numero minimo di agenti. Sul resto, poco si sa. Ritengo la riforma una risorsa nella misura in cui andrà fatta una discussione che chiarisca i compiti spettanti alla Cantonale da una parte e alle Comunali dall’altra».