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Dividendi Ses, ‘prima di far cassa si pensi ai consumatori’

Sinistra Unita, Verdi, Avanti con Ticino e Lavoro e Centro chiedono, con due mozioni, di cambiare il paradigma nell'utilizzo degli utili

(Ti-Press)
7 ottobre 2024
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Fermare la distribuzione dei dividenti straordinari della Sopracenerina, destinando i fondi all’abbassamento delle tariffe elettriche per l’utenza. Se ciò non fosse possibile, destinare i dividendi a progetti volti a migliorare l’efficienza energetica, incentivare le energie rinnovabili e ridurre i costi energetici per aziende e famiglie.

È la “manovra combinata” di Sinistra Unita e Verdi e Indipendenti (con l’appoggio di Centro e Avanti con Ticino e Lavoro) in Consiglio comunale a Locarno in tema di dividendi Ses. Manovra tradotta in due mozioni presentate stasera in Consiglio comunale. Seduta che ha anche sancito l’accettazione, da parte della Città, delle opere del pittore Filippo Franzoni dopo lo scioglimento dell’omonima Fondazione, nonché l’entrata in legislativo di Giovanni Roggero (Lega-Udc) al posto del dimissionario Mario Taglio.

A proposito della questione Ses, la mozione presentata dalla Sinistra Unita con Francesco Albi come primo firmatario – ma sottoscritta anche da tutto il gruppo dei Verdi e Indipendenti, dall’esponente di Avanti con Ticino e Lavoro e dal gruppo del Centro – torna sull’abbassamento delle tariffe, per il 2025, pari al 3%, quando “negli ultimi anni esse erano aumentate fino a diventare tra le più alte della Svizzera”. Oltretutto, la Ses aveva presentato a fine 2023 un utile di 21,3 milioni di franchi, con riserve per oltre 280 milioni, per un ulteriore aumento del dividendo da 1.95 a 3 franchi per azione, “invece di abbassare le tariffe a favore del cittadino-consumatore”.

Il tema è “la linea adottata dal Cda e dai Comuni azionisti” con il mantenimento di un dividendo straordinario. “Date le ripetute richieste al Municipio da parte del Consiglio comunale di adoperarsi per ribaltare questo paradigma, date le ripetute risposte negative da parte dell’esecutivo e la sua costante perpetuazione, si ritiene che tali principi vadano ancorati nella legislazione comunale”, si legge nella mozione, che auspica una modifica di regolamento specificando che “il rappresentante del Comune nei soggetti esterni deve adoperarsi in seno a tali consessi per promuovere una politica volta a favorire i consumatori e le consumatrici. In caso di utile aziendale straordinario egli deve preferire il reinvestimento volto al contenimento delle tariffe anziché la distribuzione di un dividendo”.

C’è, poi, la mozione di Pierluigi Zanchi (Verdi e Indipendenti), firmata anche da Maria Chiara Cotti, Marko Antunovic, Francesco Albi, Gianfranco Cavalli, Mauro Belgeri, Vanessa Singy, Lorenza Bardelli, Rosanna Camponovo, Gionata Genazzi, Stelio Mondini, Nadia Mondini e Spase Zlatanov. Tale mozione, integrativa rispetto alla prima, chiede che “i proventi delle azioni Ses debbano essere utilizzati dal Comune per promuovere in proprio, incentivare e sussidiare azioni di politica energetica che vadano a beneficio di cittadini e aziende, affinché con tali implementazioni Comune e i cittadini possano reciprocamente beneficiare indirettamente di agevolazioni e riduzioni dei costi in ambito energetico”.

L’assunto è che la Città di Locarno, “alla luce dei grossi costi energetici, ha ancora un grande margine di miglioramento nell’ambito del risparmio energetico; l’uso di questi dividendi permetterebbe una ulteriore e significativa riduzione dei costi di gestione in ambito energetico e di riflesso di contenere le spese fisse degli stabili comunali e delle sue varie attività. Ridurre le spese comunali andrà a vantaggio di chi paga le imposte comunali”.

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