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Voto del 24 novembre, una ‘minaccia’ per il collegamento A2-A13?

Il consigliere nazionale Plr Simone Gianini interroga il Consiglio federale sullo stato del progetto di collegamento veloce tra Bellinzona e Locarno

16 settembre 2024
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A pochi giorni di distanza dall'interpellanza con la quale Bruno Storni ha chiesto al Consiglio federale lumi sulla sistemazione semaforica provvisoria di Ustra sulla tratta Contone-Quartino, un altro consigliere nazionale ticinese interpella il governo sul futuro collegamento veloce A2-A13 Bellinzona-Locarno, concentrandosi in particolare proprio sulla parte relativa all'autostrada.

"Il prossimo 24 novembre il popolo svizzero sarà chiamato a votare sul ‘Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali’ a seguito della riuscita di un referendum, promosso – tra l’altro – con il sito www.basta-piu-autostrade.ch e sul cui formulario di raccolta delle firme figurava la frase «Chiudiamo una volta per tutte con una politica dei trasporti che appartiene al passato! Stop all’ampliamento ora!» – scrive il rappresentante del Plr Simone Gianini –. Oltre ai sei progetti inseriti in quel Decreto federale, nell’ambito del Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (Prostra, gemello di quello di ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, Faif), ve ne sono altri in gestazione nelle successive fasi di sviluppo, per la pianificazione dei quali il risultato della votazione popolare del 24 novembre 2024 – promossa con gli argomenti citati – pure potrebbe avere un influsso. D’interesse per il Ticino vi è ad esempio il progetto di nuovo collegamento A2-A13 Bellinzona-Locarno, per la realizzazione del quale il Cantone ha cercato di accelerare i tempi, elaborando a proprie spese il piano generale, poi trasmesso all’Ufficio federale delle strade (Ustra) per il seguito di sua competenza. In base alla scheda pubblicata sul sito dell’Ustra, il costo del nuovo collegamento, oggi inesistente (Locarno è l’unico agglomerato urbano in Svizzera non direttamente allacciato all’autostrada), si aggirerebbe attorno agli 1,8 miliardi di franchi con orizzonte realizzativo il 2040".

Da qui, "in vista della votazione popolare e, appunto, dell’influsso che questa potrebbe avere anche sulla pianificazione di questo progetto, così come su altri", le domande al Consiglio federale: "A che punto si trova il progetto di nuovo collegamento A2-A13 Bellinzona-Locarno? Quali passi avanti sono stati fatti dopo la consegna del piano generale da parte del Cantone Ticino? Quali sono i prossimi passi previsti? In che misura (politica, tecnica e finanziaria) un respingimento del Decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali in votazione popolare il prossimo 24 novembre potrebbe avere delle ripercussioni, oltre che per i sei progetti contenuti in quel Decreto, anche per quelli di successive fasi di sviluppo come ad esempio il nuovo collegamento A2-A13 Bellinzona-Locarno?”.

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