Alla sbarra delle Criminali di Locarno un 29enne reo confesso di almeno 350 casi, consumati da quando lei aveva 8 anni
Violenza carnale, incesto, atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, pornografia. È un atto d'accusa pesantissimo, quello preparato dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri nei confronti del 29enne del Locarnese reo confesso di ripetuti abusi nei confronti della sorellastra. Lei, che all'epoca dei primi fatti aveva solo 8 anni, per troppo tempo ha subito in silenzio. Poi si è decisa a parlare. Al fratellastro va almeno dato atto di aver integralmente ammesso i fatti, facendosi carico delle responsabilità che gli spettano.
Al termine di una mattinata di dibattimento, il magistrato ha chiesto una condanna a 11 anni e mezzo di detenzione (da cui dedurre i 103 giorni di carcerazione preventiva e i quasi 7 mesi di espiazione anticipata della pena) più l'obbligo di osservare un trattamento ambulatoriale. Una pena di 5 anni (concordando sul trattamento ambulatoriale) è invece stata auspicata dall'avvocata di difesa, Carolina Lamorgese. Un risarcimento per torto morale di 30mila franchi è stato richiesto dalla patrocinatrice dell'accusatrice privata (la sorella), avvocata Demetra Giovanettina.
La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta e completata dai giudici a latere Renata Loss Campana ed Emilie Mordasini (più gli assessori giurati) emetterà la sua sentenza questo pomeriggio dalle 16.30.