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Ricorso respinto: via libera alla passerella Tegna-Verscio

Il Consiglio di Stato conferma la licenza edilizia. Il programma prevede già il prossimo inverno l'inizio dei lavori per l'opera da 2,4 milioni di franchi

Un rendering del manufatto
19 agosto 2024
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È stato respinto il ricorso di un privato contro la futura passerella ciclopedonale di collegamento tra Tegna e Verscio. Il Consiglio di Stato ha trasmesso la sua decisione lo scorso 10 luglio e la stessa crescerà in giudicato nelle prossime settimane: ai consueti 30 giorni occorre infatti aggiungere il periodo delle ferie giudiziarie. Nel frattempo l’autorità del Comune delle Terre di Pedemonte ha avviato con il ricorrente trattative per raggiungere un accordo su alcuni aspetti progettuali.

Il Consiglio di Stato (CdS), nel respingere il ricorso, ha dato ragione al Comune, che il 17 maggio del 2023 aveva concesso la licenza edilizia, su tutti i punti sollevati. Anche sulle questioni legate alla sicurezza dei futuri utenti della pontina; il calibro della stradina, attualmente di tre metri, verrà allargato fino a quattro metri, rendendo più agevoli le manovre per accedere e per uscire dai posteggi delle proprietà adiacenti. Una misura ritenuta sufficiente, offrendo ai conduttori dei veicoli a motore abbastanza visibilità: le norme, che vengono utilizzate come direttive tecniche, sono insomma state applicate correttamente, tenendo in considerazione le circostanze.

Stando a nostre informazioni, il ricorrente non sembrerebbe intenzionato a proseguire la battaglia e quindi non impugnerà la decisione del CdS al Tribunale cantonale amministrativo (Tram). Ciò che suona come un “via libera” alla costruzione del manufatto.

«In settembre, non appena questa ipotesi sarà confermata, procederemo con la pubblicazione dei concorsi per le ditte costruttrici e in seguito assegneremo gli appalti – conferma il sindaco Giotto Gobbi –. L’idea è quella di avviare il cantiere nel corso del prossimo inverno, quando solitamente c’è pochissima acqua che scorre nel riale. I lavori dovrebbero durare circa dieci mesi: al massimo un anno».

“Il progetto si inserisce quale elemento del riassetto del sistema viario di prossimità, favorendo la mobilità lenta – si legge nel messaggio che il Municipio aveva sottoposto al Consiglio comunale al momento della richiesta del credito di costruzione –. L’opera scavalca il riale Scortighèe, collegando Tegna a Verscio”. Attualmente le due località sono unite unicamente dalla cantonale a monte e dalla strada d’argine del fiume Melezza con una pontina carrabile a valle. La nuova passerella permetterà di connettere direttamente i quartieri delle campagne, inserendosi tra due strade d’accesso asfaltate esistenti e quindi senza dover tracciare nuovi percorsi viari. “I raccordi stradali saranno sistemati per garantire una permeabilità ciclabile adeguata e sono oggetto di un progetto separato. L’opera consentirà di collegare in modo sicuro e comodo il nuovo territorio unificato del Comune di Terre di Pedemonte e i relativi istituti scolastici sezionali”. Un punto a favore di una maggiore mobilità lenta: «Senza dimenticare le nuove tubature per l’acqua potabile, che saranno inserite nel manufatto e che daranno garanzia di un miglior servizio di distribuzione idrica sia a Verscio, sia a Tegna», aggiunge Gobbi.

La spesa resterà di 2,4 milioni di franchi? «Per rispondere alla domanda – replica il sindaco –, dobbiamo attendere le offerte relative ai diversi appalti. L’idea, comunque, è di restare in quell’ordine di grandezza». Ricordiamo che, essendo inserito nel Piano di agglomerato del Locarnese di seconda generazione, il progetto beneficerà di un contributo PaLoc2 di 600mila franchi. «Si tratta anche di creare una via più sicura per i ciclisti che pedalano in direzione di Locarno o verso l’imbocco della ciclabile della Vallemaggia».

L’opera presenta una lunghezza di circa 130 metri, una larghezza di tre e un’altezza massima di circa tredici. “Il manufatto s’inserisce in modo attento e delicato nel contesto naturale dell’ambiente fluviale, proponendosi con un impatto visivo e ambientale minimo. Questo ha condotto a una soluzione che prevede una semplicità compositiva e un dispendio minimo degli elementi costruttivi – si legge nel rapporto redatto dall’architetto Luca Pessina, inserito nel messaggio municipale del 2022 –. Il paesaggio naturale dell’alveo del riale è caratterizzato da un ambiente roccioso e da una vegetazione ricca e variegata. Il sistema costruttivo proposto, con le pile e le campate in calcestruzzo armato, va a inserirsi in modo armonioso nel contesto, ponendosi in continuità con la materialità minerale dell’ambiente fluviale. Il paesaggio circostante rimane dominante. Le pile di sostegno presentano una forma a forcella che, come due compassi, poggiano in modo delicato sul terreno, traendo dalle necessità costruttive una linea semplice e filigrana. Seguendo lo stesso principio, agli elementi verticali si contrappone la campata che, con una linea orizzontale sottile, va a inserirsi nella vegetazione circostante. L’obiettivo di un intervento misurato e pragmatico rappresenta la ragione d’essere del progetto, che si traduce in una costruzione elegante con il minimo dispendio di materiale”.