Sul grande schermo va in scena il terzo Simposio di Locarno

La sostenibilità nella sanità è stato uno dei temi portanti del terzo Simposio di Locarno proposto dallo Swiss Medical Network in collaborazione con il Locarno Film Festival. Un tema che è stato introdotto dalla rettrice dell'Università della Svizzera italiana Luisa Lambertini, che nel suo intervento ha messo l'accento sulla capacità di soddisfare le esigenze del presente senza compromettere le capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie. Partendo dal presupposto che per l’Usi la sostenibilità è un obiettivo strategico per il quadriennio 2025-28, e aiutandosi con diversi esempi concreti, la rettrice ha illustrato come l’ateneo stia contribuendo ad affrontare questa sfida nella sanità grazie ad attività di formazione e ricerca in diverse discipline.

Durante i lavori si è poi spaziato su altre tematiche ad ampio respiro, come le attuali sfide del sistema sanitario svizzero, le strategie di cure integrate, le sfide che bisognerà affrontare nella formazione dei medici e la penuria degli stessi, oltre che delle loro condizioni di lavoro.

Col comune obiettivo di riunire i diversi attori ed esperti del sistema sanitario nella discussione delle sfide del futuro, questa terza edizione ha accolto un centinaio di rappresentanti della politica, della medicina, dell'infermieristica, della scienza, dell'insegnamento e dell'economia, tra cui numerosi esponenti della Svizzera francese e tedesca. «Creatività e soluzioni sulla sostenibilità sono stati il filo conduttore per questa terza edizione di un Simposio fortemente voluto nella cornice del Locarno Film Festival, un luogo ideale per questo genere di eventi la cui risposta dei partecipanti risulta indicativa – ha commentato Dino Cauzza, Ceo di Swiss Medical Network –. Grazie ai relatori si è compreso come le cure integrate sono una soluzione per la sanità, e la formazione rappresenta un capitolo importante così come l’interprofessionalità per il sistema sanitario del futuro».