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La copertura della pista della Siberia pronta a ottobre

Avanzano i lavori di quello che il sindaco di Ascona definisce ‘il Cantiere’. Trattative con i pattinatori lavizzaresi che hanno perso il loro impianto

La travatura vista dalla pista
(F.G.)
31 luglio 2024
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«Lo scorso 5 giugno ero sul posto per osservare e per immortalare con il telefonino la posa della prima gigantesca trave per la copertura della Siberia». Il sindaco di Ascona Giorgio Gilardi ha seguito da vicino quello che lui definisce “il Cantiere”; la posa del tetto della pista di ghiaccio è infatti un’opera di grande effetto. In poche settimane la costruzione, che si vede da lontano, è spuntata. Assieme a Gilardi abbiamo intervistato il capo dell’Ufficio tecnico del borgo Fabio Gervasoni: «Le travi in legno lamellare sono arrivate suddivise, ciascuna, in quattro pezzi e sono state assemblate sul posto – afferma l’ingegnere –. Poi, una speciale gru le ha issate per collocarle nella loro posizione». Mentre Gilardi prosegue, scherzando: «Talvolta a casa monti un comodino acquistato a un supermercato di mobili e ti accorgi che le viti non entrano e i pezzi non coincidono. Le nostre travi, invece, si sono agganciate alle basi con precisione millimetrica. Sono rimasto impressionato. Ora la struttura portante è completa e le squadre di operai stanno posando gli elementi di alluminio prefabbricati della copertura». Ben presto anche questa fase sarà conclusa. «In seguito arriveranno i pannelli fotovoltaici – gli fa eco Gervasoni –. Saranno in totale 480 ed entro la fine del prossimo mese di agosto pure questa tappa giungerà a termine». Il progetto finale prevede una copertura aperta lateralmente, costituita da sette travi longitudinali ad arco (di circa 70 metri) in legno. Verranno mantenute le attuali strutture (tribuna, spogliatoi, servizi e ristorante), la cui funzionalità non viene limitata dalla nuova costruzione.

La messa in funzione della pista è prevista per la metà del mese di ottobre. Nel corso della settimana successiva verrà fabbricato il ghiaccio sulla superficie della patinoire, che è di 1’800 metri quadrati. Da quel momento la pista sarà agibile per sportivi e appassionati. Ricordiamo che ad Ascona sono tre le società sportive che fanno capo all’impianto, per l’hockey, il pattinaggio artistico e il curling. In totale gli attivi sono circa 500; a questi occorre aggiungere migliaia di alunni locarnesi dei diversi ordini scolastici, dalle elementari al liceo, e il pubblico, che ha possibilità di accesso alla pista in determinati orari.

«Pensando a quanto è accaduto in Lavizzara alla fine di giugno, con danni irreparabili alla pista di ghiaccio coperta di Prato Sornico, abbiamo già avviato delle trattative per andare incontro agli sportivi della Vallemaggia – spiega il sindaco –. Nel limite del possibile, ci piacerebbe poter mettere a loro disposizione sia il ghiaccio in determinate fasce orarie sia alcuni servizi, come gli spogliatoi. Un’azione di solidarietà che, in questa situazione di emergenza, potrà sicuramente affiancarsi a quelle offerte da altre piste ticinesi».

L’investimento per la copertura della Siberia, compreso l’impianto fotovoltaico, ammonta a circa quattro milioni di franchi. A questa somma occorre aggiungere un milione e mezzo di franchi per il rifacimento, con la messa a norma, dell’impianto di raffreddamento, che è previsto a partire dal mese di marzo del 2025.

Costi rispettati e ritardi per la pioggia

I costi del tetto della pista, assicura il sindaco, sono stati rispettati e non ci si attende sorpassi. Ricordiamo che il finanziamento dell’opera, che è considerata d’importanza regionale, potrà beneficiare di contributi esterni. Dalle diverse località locarnesi sono giunte promesse per 1,5 milioni di franchi; dal Cantone, tramite l’Ufficio fondi Swisslos e Sport-toto, arriveranno invece 400mila franchi; senza dimenticare il contributo delle tre società sportive locali (hockey, curling e pattinaggio). Della parte restante si farà carico il Comune di Ascona.

Per quanto riguarda le tempistiche, Gervasoni segnala che a causa dei numerosi giorni di pioggia, il cantiere ha accumulato un ritardo di circa due settimane, che in parte sarà tuttavia recuperato.

Progetto con un’impronta ‘green’

Va sottolineata l’impronta “green” del progetto. «Con il nuovo tetto catturiamo i classici due piccioni: da una parte potremo allungare la stagione, garantendo inoltre l’utilizzo della struttura con qualsiasi tempo – proseguono gli intervistati –. Dall’altra, il fatto di ombreggiare il ghiaccio permetterà di mantenerlo consumando meno elettricità». L’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici in inverno verrà usata per la pista e per il ristorante. In estate, invece, la corrente in esubero verrà convogliata verso il Teatro e il Museo San Materno per le necessità dei due edifici, che pure sono di proprietà del Comune. Anche il calore che deriverà dall’impianto di fabbricazione del ghiaccio – che funzionerà ad aria, e non più utilizzando l’acqua del riale Brima che scorre a lato della Siberia – sarà utile per riscaldare e climatizzare il museo del Castello San Materno.

Sempre a proposito del riale: il Comune ha già in vista la realizzazione di un progetto di rinaturalizzazione. Verrà inoltre costruita una vasca per contenere la “neve” generata dai macchinari della pulizia del ghiaccio: residui che prima di venir riversati nel riale saranno doverosamente filtrati, per evitare che parti non acquose finiscano nel fiumiciattolo.

Lo spazio della pista, lunga 60 metri e larga 30, potrebbe prestarsi anche a un uso estivo. Cosa ne farete? «Abbiamo iniziato a discuterne, ma non ci sono ancora delle decisioni definitive – risponde Gilardi –. Sul tavolo ci sono idee legate allo svago e al tempo libero, ma dobbiamo tenere in considerazione che la piattaforma, che nasconde una fitta rete di serpentine per il ghiaccio, è piuttosto delicata».

La gestione della struttura sportiva (che è di proprietà del Comune) è affidata alla Brima Sa. Verso fine estate verrà convocata un’assemblea durante la quale la presidenza passerà di mano: infatti, secondo logica, alla testa della società sarà nominato l’attuale capo del Dicastero sport, il municipale Paolo Duca. Non è ancora dato sapere se il prezzo dei biglietti d’entrata alla pista per il pubblico rimarrà invariato o se verrà aumentato.

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