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Stazioni Centovallina, punti di incontro fra diverse esigenze

Fart e promotori della petizione contro la sistemazione delle stazioni sono stati capaci di trovare soluzioni condivise alle molte problematiche ravvisate

(Ti-Press)
17 luglio 2024
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Risposte chiare e soluzioni condivise. Probabilmente non poteva finire meglio, la tenzone fra Fart e promotori della petizione “Per altri 100 anni di Centovallina al servizio del pubblico”, capace di raccogliere oltre 10mila firme per porre l'attenzione su alcune problematiche ravvisate nel “restyling” delle fermate della Centovallina, in particolare alcune mancanze pratiche dei nuovi manufatti e la scarsa valorizzazione delle peculiarità storiche in un contesto in cui è invece necessario conciliare le esigenze di accessibilità e sicurezza con le necessità dei passeggeri in attesa del treno e la preservazione del patrimonio storico delle stazioni.

Al termine di una sorta di “plenum” aperto agli interessati, e tenutosi alla stazione di Palagnedra, si è infatti parlato di “un dialogo costruttivo che ha permesso di identificare le problematiche più urgenti e di elaborare soluzioni condivise”.

All'incontro, svoltosi a fine giugno, avevano partecipato alcuni membri di direzione nonché il presidente del Cda delle Fart (Paolo Caroni), i promotori della petizione (consegnata ad aprile alla Cancelleria dello Stato e al Gran Consiglio), rappresentanti del Comune di Centovalli, dello studio Michele Arnaboldi architetti (progettisti mandatari delle Fart), ma anche Inclusione andicap Ticino con un rappresentante utenti in sedia a rotelle e Alessandro Armonti, geometra e sostenitore della petizione.

Partendo da Palagnedra, “dopo aver valutato l’aspetto generale della situazione attuale e la fattibilità di accesso per gli utenti a mobilità ridotta”, lo stesso Armonti ha proposto alcune soluzioni di adeguamento alternative. Anche in situazioni che presentano criticità per la sicurezza degli utenti è stato trovato un compromesso efficace per il mantenimento delle storiche stazioni attraverso un progetto di riqualificazione. In particolare, non verrà realizzata nessuna pensilina, ma il locale d’attesa originale sarà reso accessibile a tutti grazie al rialzamento del marciapiede e la conseguente eliminazione dello scalino di accesso. Lo stesso intervento permetterà l’accesso autonomo ai treni da parte degli utenti in situazione di disabilità, per i quali verrà anche creato un parcheggio riservato.

Coperture maggiori

“Risultati incoraggianti” sono emersi anche in merito alle altre stazioni non sotterranee. Per Camedo, Verscio, Cavigliano e S. Martino, le Fart stanno studiando una soluzione per ampliare la copertura vetrata, aumentando così la superficie riparata delle pensiline già posate. A Camedo, inoltre, la sala d’attesa nell’edificio originale rimarrà aperta e accessibile a tutti gli utenti, eliminando le barriere architettoniche. A Cadanza (fermata non più servita dal cambio orario 2024) l’edificio originale rimarrà intatto.

Proseguendo, a Verdasio non sarà possibile continuare a usufruire della sala d’attesa esistente, che sarà adibita a spazio tecnico per i nuovi impianti di sicurezza della stazione. L’intervento alla stazione ferroviaria è stato concepito per creare una sinergia con il progetto della nuova funivia, già pubblicato dal Comune delle Centovalli. Questo progetto prevede una piattaforma sospesa a ridosso dei binari, sulla quale prenderà posto la nuova stazione di valle della funivia, creando così un’ampia tettoia da trasformare in area di attesa per gli utenti della ferrovia. Se il progetto della teleferica verrà ridimensionato e non ci sarà più la piattaforma sopraelevata, si dovranno realizzare delle pensiline simili a quelle di Verscio e Camedo, con i montanti fissati nel muro perimetrale del marciapiede, a causa dello spazio limitato.

Non è prevista alcuna pensilina nemmeno a Corcapolo, in quanto lo spazio a disposizione nella zona di attesa è poco e l'edificio originale, pur mantenuto intatto, sarà adibito a strumentazione tecnica. Un nuovo spazio di attesa protetto sarà ricavato dal magazzino Fart in disuso.

Complessità a Ponte Brolla

L’adeguamento della stazione di Ponte Brolla risulta più complesso, visto che l’area di attesa attuale coincide con la strada di accesso all’officina ferroviaria. Sarà necessario creare un vero e proprio marciapiede sopraelevato alla quota corretta, per permettere l’accesso autonomo ai treni da parte delle persone disabili. La strada deve essere mantenuta e sarà realizzata tra il marciapiede e il ristorante Stazione, obbligando il sacrificio del locale d’attesa storico. Al suo posto sarà realizzata una pensilina simile a quelle installate a Verscio, Cavigliano e Camedo, con una superficie vetrata maggiorata. Inoltre, data l’insufficiente larghezza del marciapiede intermedio, è necessario creare un marciapiede esterno, lato montagna, procedendo alla demolizione di parte della parete rocciosa esistente. Qui sarà realizzata una pensilina con i soli elementi orizzontali fissati direttamente nel muro di sostegno, che verrà creato a protezione del marciapiede stesso.

Le decisioni di approvazione dei piani per i progetti di Ponte Brolla, Corcapolo, Verdasio e Palagnedra dovrebbero essere in dirittura d’arrivo e si spera di poter cominciare i lavori con la primavera del 2025. Rimane invece prematuro trarre conclusioni per il futuro delle stazioni di Intragna e Tegna, dove la salvaguardia dello stabile originale è ostacolata dall’introduzione di un binario aggiuntivo, necessario per l’ampliamento del servizio a cadenza semioraria tra Locarno e Intragna.

La consulenza di Inclusione andicap

Inclusione andicap Ticino rimane a disposizione per fornire la necessaria consulenza di accessibilità per tutte le citate stazioni, ritenendo tale collaborazione “particolarmente importante in fase di pianificazione e progettazione”.

Nella nota diramata ai media i promotori della petizione dicono di aver accolto “con soddisfazione le spiegazioni e rassicurazioni fornite dalle Fart riguardo ai piani per le future stazioni nelle Alte Centovalli e per le correzioni delle pensiline già posate”.

In attesa della decisione di approvazione dell’Ufficio federale dei trasporti in merito al progetto elaborato dalle Fart per la futura stazione di Intragna, Comune di Centovalli e promotori della petizione “rimangono impegnati nella collaborazione, con lo scopo di elaborare un piano per la rivalorizzazione dello spazio della stazione”.