A comunicarlo - in conferenza stampa - Antonio Ciocco, capo dello Stato maggiore regionale di condotta
Sono passati undici giorni dal nubifragio che ha colpito la parte alta della Vallemaggia. Case e porzioni di territorio sono andate distrutte. Ma non solo; la furia dell'acqua, mista a frango e rocce, si è portata via la vita di cinque persone e altre tre risultano ancora disperse. Partiamo da queste ultime, perché è proprio da loro che lo Stato maggiore regionale di condotta, ha voluto iniziare la conferenza stampa (organizzata in collaborazione con il Dipartiemento del territorio e l'Esercito svizzero) - indetta presso il Centro pronto intervento di Locarno - per fare un punto della situazione su quanto fatto fin'ora.
«Le persone disperse al momento sono ancora tre. Tutti i corsi d'acqua sono stati setacciati più volte, ma finora non siamo riusciti a ritrovarle. Quindi da ora le ricerche vengono sospese. Saranno immediatamente riattivate in caso di segnalazioni. Sono rattristato per non essere riuscito a riportarle a casa. Allo stesso tempo sono fiero per l'impegno di chi ha partecipato alle ricerche», ha spiegato Antonio Ciocco, capo dello Stato maggiore regionale di condotta.
A partire da domani (giovedì 11 luglio), la gestione dello Stato maggiore regionale di Condotta sarà nelle mani della Protezione civile (Pci), in collaborazione con la Sezione del Militare e della Protezione della Popolazione. La Pci avrà ora il compito di coordinare gli enti responsabili per la fase di ricostruzione.
Nella conferenza stampa Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio ha comunicato che si sta procedendo alla costruzione delle fondamenta del nuovo ponte provvisorio, che - come anticipato qualche giorno fa da ’laRegione' - sarà situato più a nord rispetto all’attuale manufatto andato parzialmente distrutto.
Si stima che la viabilità dell’Alta Vallemaggia dovrebbe essere ripristinata nelle prossime settimane, con la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie e la posa del ponte militare provvisorio. Il ponte sarà regolamentato da semafori situati alle sponde, sarà percorribile in modo monodirezionale e resterà in funzione per almeno dodici mesi, periodo durante il quale si potrà elaborare un progetto per un nuovo ponte definitivo.