Locarnese

Valle Bavona, contributo cantonale per conservare il... tesoro

Credito di 360mila franchi concesso dal Consiglio di Stato per i progetti e le attività della locale Fondazione nel quadriennio 2025-2028

Corso per la costruzione di muri a secco
(Dipartimento del territorio)
26 giugno 2024
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Un credito complessivo di 360mila franchi per la partecipazione al finanziamento dell’attività della Fondazione Valle Bavona per il periodo 2025-2028. Lo ha stanziato il Consiglio di Stato nella sua seduta odierna. “La Valle Bavona – indica il Dipartimento del territorio (Dt) in una nota ai media – rappresenta una testimonianza di una civiltà rurale d’altri tempi e costituisce un patrimonio paesaggistico, culturale e naturalistico unico nel suo genere nell’arco alpino, parte dell’identità individuale e collettiva del nostro Cantone, riconosciuta anche a livello federale attraverso l’iscrizione in diversi inventari. Le attività e i progetti previsti nel quadriennio 2025-2028, con i relativi costi, si sviluppano nel solco della continuità rispetto a quanto effettuato e raggiunto negli scorsi anni”.

Il sostegno cantonale richiesto per il prossimo quadriennio ammonta a 360mila franchi e corrisponde al 28 per cento delle spese previste. Questo contributo è suddiviso in 70mila franchi annui per la gestione ordinaria e 20mila per il Laboratorio Paesaggio, un’attività che crea un ponte tra gestione del territorio e attività formative-divulgative.

“Il sostegno alla Fondazione da parte degli enti pubblici è indispensabile alla conservazione dei valori della Valle Bavona ed è coerente con gli obiettivi del Programma di legislatura 2023-2027 e con il relativo Piano finanziario – afferma il Dt –. In particolare esso è in linea con l’obiettivo 11 ‘Promuovere il territorio valorizzando il paesaggio e il patrimonio storico-culturale, tutelando le componenti naturali e la biodiversità e riqualificando il tessuto costruito’. La tutela e la valorizzazione della Bavona rispondono anche agli obiettivi del Piano direttore cantonale (Pd): la Valle è infatti parte integrante del Sistema delle aree protette codificato con la scheda P4 dello stesso Pd”.

Infine: “È importante ricordare che questo contributo finanziario va non solo a beneficio del paesaggio costruito e naturalistico, ma anche della vita socioculturale ed economica locale. Le ditte implicate negli interventi sono infatti tutte locali e il ricco calendario di attività didattiche, di accompagnamento e volontariato crea un valore aggiunto in termini di formazione di qualità e di sviluppo di legami duraturi con la valle. Non va infine dimenticato che gli interventi di valorizzazione del paesaggio della Bavona hanno ricadute positive anche sul turismo e sulle attività di svago di prossimità nell’intera regione, attirando visitatori e stimolando attività commerciali e ristorative locali”.