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Casa della Giustizia all'ex caserma? ‘L'ostacolo pianificatorio’

Il sindaco di Losone Ivan Catarin risponde all'interpellanza del Plr: ‘Non escludiamo nessun contenuto, ma la situazione resta bloccata’

Un futuro tutto da (ri)disegnare
(Ti-Press)
21 giugno 2024
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Trasformare l'ex caserma di Losone, acquistata a suo tempo dal Comune, nella nuova casa della Giustizia ticinese. Alla proposta, formulata con un'interpellanza dal locale Plr, ha risposto giovedì sera, nel corso della seduta di legislativo, il sindaco Ivan Catarin: «Non precludiamo nessuna possibilità – ha affermato –. Ma la situazione resta bloccata a livello pianificatorio, dopo che anche il Tribunale federale ha ribadito che il comparto è fuori dall'area edificabile. Da parte nostra valutiamo tutte le alternative, soprattutto quelle già approvate: riqualificare gli edifici e inserire i contenuti stabiliti». In sostanza: utilizzo da parte dei militari e spazi per l'Accademia Dimitri.

Tra i temi della seduta anche il consuntivo 2023, che chiude con un avanzo d'esercizio di quasi 600mila franchi, distanziandosi di parecchie centinaia di migliaia di franchi dal disavanzo ipotizzato con i preventivi. Una differenza che è stata sottolineata da tutti i gruppi. Per Juri Cugini, Plr, questa discrepanza, che si ripete da anni, non deve indurre a un maggior rilassamento, visti anche gli importanti investimenti dei prossimi anni (risanamento scuole e sistemazione ex caserma). Quindi: «Prudenza, oculatezza e rigido controllo delle spese». Tesi sposate da Roberta Soldati per l'Udc, che ha pure ricordato che il Comune dovrà far fronte al calo di entrate generato dalla Riforma fiscale (meno 300mila franchi annui). Angelica Forni, per la Lista della sinistra, ha citato i tagli praticati sui preventivi dalle cifre rosse, che hanno sottratto risorse anche a cultura e ai servizi per i cittadini, riducendo quindi la qualità di vita dei losonesi: «La realtà dello stato delle finanze comunali non giustifica affatto tali misure di risparmio». Sempre Forni ha proseguito: «Il comportamento allarmato non ha nessun senso» e porta a riduzioni puntuali su singole voci di spesa, «spesso inutili e poco ragionate». Ha quindi proposto l'adozione di nuovi strumenti «per una valutazione d'insieme delle politiche del Comune, anche in sede di allestimento del Piano finanziario» e perciò di proseguire con il progetto di Buon governo insieme alla Sezione enti locali. Da parte della Lega, per voce di Roberto Pasinetti, è giunta la proposta di esaminare una riduzione di 2 o 3 punti del moltiplicatore (oggi al 90 per cento). Infine, Peter Tomamichel, per il Centro, ha chiesto al Municipio di riflettere a strumenti che possano portare a una maggior attendibilità dei preventivi, ciò che permetterebbe ai consiglieri di osare di più. Ma anche di analizzare i dati delle residenze secondarie per verificare che non celino dei contribuenti a tutti gli effetti. I consuntivi sono stati approvati all'unanimità.

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