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Aero Locarno SA, ‘volano’ le licenze per diventare pilota

Il centro formativo conosce un successo crescente grazie a professionalità, passione e competenze. A breve il via ai lavori per lo stabile amministrativo

(Ti-Press)
21 giugno 2024
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Una spinta verso l’alto sempre più forte. Quando si parla di aeronautica, l’espressione calza a pennello. Soprattutto quando a parlare sono alcune cifre: un giro d’affari, tra Scuola di volo e servizio manutenzione velivoli, di 7 milioni di franchi; quarantacinque dipendenti (tra personale fisso e freelance), 70% dei quali ticinesi; 14 velivoli di addestramento e due simulatori, tutti di proprietà. Un ‘volato’ cresciuto del 20% rispetto al 2023; un centinaio di candidati all’ottenimento del brevetto di pilota professionista (Atpl) all’anno provenienti da tutta Europa (una decina gli svizzeri, un paio di ticinesi in media) che seguono i corsi modulari e che soggiornano nella nostra regione. Basterebbero solo questi numeri per capire il successo dell’Aero Locarno SA, che in soli 6 anni (compiuti, nella sua rinnovata veste, lo scorso 5 aprile per l’esattezza) ha letteralmente spiccato il volo, tanto da essere promosso da ‘School’ a vera e propria ‘Academy’ nella formazione aeronautica. Dietro questo successo, prima di tutto la determinazione e la professionalità di Stefano Buratti (capo dell’addestramento) e di Daniele Dellea (capo istruttore), entrambi piloti di linea di provata esperienza, grandi appassionati di tutto ciò che vola ma soprattutto votati entrambi alla massima professionalità per assicurare, ai futuri aviatori, una formazione al top. Per addestrare i loro ‘emuli’ con i migliori standard possibili (come noto, la qualificazione tecnica di un pilota si basa sul conseguimento di diverse licenze e abilitazioni, nonché di molta teoria) e fornire alle aziende che operano nel settore persone preparate secondo le più moderne metodologie di insegnamento, è stato necessario investire non soltanto sul capitale umano, bensì anche sulla crescita aziendale e le partnership (queste ultime necessarie a garantire la prospettiva di uno sbocco professionale nel mondo dell’aviazione). Negli anni si è così costantemente aumentata e migliorata l’offerta aggiungendo ai certificati nuovi corsi e assumendo nuove risorse per trasformare i giovani cadetti e renderli professionisti altamente qualificati e dotati di competenze tecniche di alto livello. Una carriera di volo di successo è possibile solo ottenendo il miglior addestramento durante le ore formative. Non ci sono scorciatoie e non si lascia nulla al caso.

Il successo del progetto didattico inizia già dalla scelta dei collaboratori: «Insegnamo a volare in modo professionale – spiega Stefano Buratti, che di questo aspetto ne fa un suo dogma –. Prova ne è che tutti gli allievi che nel 2022 e 2023 hanno portato a termine il loro iter formativo (durato un anno e mezzo, ndr) hanno trovato un impiego presso compagnie aeree». E per l’anno in corso, l’obiettivo dei due responsabili dell’Aero Locarno SA è ambizioso: «Consolidare l’azienda per brevettare cento piloti ogni anno; traguardo raggiungibile grazie anche alla sotto sede di Cuneo, dove un 20% dei candidati svolge l’attività di volo, dal momento che qui a Locarno i movimenti aerei sono plafonati per ragioni ambientali. Alunni italiani che, è bene precisarlo, passano comunque dal piccolo scalo sulle rive del Verbano per una parte importante della loro istruzione».

L’alloggio degli allievi, servono spazi

‘Vittima’ del suo successo, la scuola di volo dell’Aero Locarno SA è costretta ad aggiornare e potenziare le proprie infrastrutture. Come noto a Locarno, d’intesa con il Cantone, c’è un passo significativo che sta per essere compiuto: la costruzione del nuovo hangar e la risistemazione degli spazi (accessi viari e posteggi compresi) all’interno del perimetro ‘civile’. «Abbiamo ottenuto l’autorizzazione a costruire e tra poche settimane contiamo di iniziare il cantiere. Lo stabile con gli uffici verrà realizzato per primo e dovrebbe essere consegnato nel corso della primavera del prossimo anno; per l’hangar, che seguirà, calcoliamo di essere a tetto l’anno successivo». Doveroso, sottolinea il nostro interlocutore, un grazie al Dipartimento del territorio, «che ci ha supportato sin dall’inizio, che ha sempre risposto celermente a tutte le nostre richieste, che ha sempre dato prova di disponibilità. Ricordo che si tratta di un investimento pubblico/privato, nel quale noi ci facciamo carico della costruzione dell’aviorimessa da 4 milioni di franchi (e qui merita un ringraziamento anche Ubs, il nostro partner economico) che ospiterà, tra le altre cose, anche le future sale di teoria». Ma non è solamente a livello di aviorimessa e didattica che si tratterà di investire: «Siamo infatti confrontati con la necessità di trovare alloggi per i nostri allievi pilota. A oggi per il soggiorno degli studenti possiamo contare sull’Hotel Elvetico a Locarno, che dispone di un buon numero di camere; ma una quarantina di candidati deve trovarsi una sistemazione altrove, nella regione. L’idea sarebbe quella di ritirare un secondo albergo o, eventualmente, di costruire una palazzina di alloggi. Dobbiamo però fare il passo secondo la gamba, visto che vi sarà da affrontare un investimento considerevole per la nuova aviorimessa».
Intanto, da febbraio, la proposta formativa dell’Aero Locarno SA passerà sotto un nuovo brand promozionale, l’Aelo Swiss Academy, un marchio che consentirà di meglio profilarsi sul mercato internazionale. Soprattutto si guarda con interesse al Medio Oriente, dove è prevista l’apertura di una base operativa negli Emirati Arabi Uniti; obiettivo: addestrare una cinquantina di aspiranti piloti professionisti all’anno, offrendo loro un periodo di 6 mesi di formazione alle nostre latitudini. Con prospettive di ricadute finanziarie allettanti per la regione, visto che si tratta di aspiranti piloti che appartengono a famiglie facoltose e che trascorreranno alle nostre latitudini il tempo necessario alla loro istruzione. «La dimostrazione che non vendiamo patatine. C’è un lavoro logistico enorme dietro questa istituzione, per arrivare a un prodotto di prestigio. Ricordo che in Svizzera di scuole di volo per piloti professionisti più grandi della nostra non ve ne sono».

Le compagnie aeree interessate

Ma dove vanno a finire i circa 100 piloti che superano la difficile selezione anno dopo anno? «Le carriere in cabina di pilotaggio hanno visto un’enorme rinascita dopo la pandemia e la richiesta di equipaggi è alta. Tra i 20 e il 25% dei piloti viene assunta da Transavia, compagnia olandese che opera quale parte indipendente del gruppo Air France-KLM ed effettua collegamenti low cost. Gli altri se li spartiscono le compagnie aeree come Tui, Wizzair, Air Dolomiti, Sky Alps. Qualcheduno trova posto ai comandi di aerei di linea svizzeri, anche se è Swiss che provvede di persona alla formazione dei propri equipaggi».
Un’ultima annotazione riguarda un tasto un tantino dolente, vale a dire la collaborazione con Lugano Airport: «A noi lo scalo di Lugano interessa per la nostra attività formativa. Purtroppo operare con le tariffe (tasse di atterraggio/handling) richiesteci per i voli di addestramento e di formazione è impossibile. Se ci fosse un’intesa da questo punto di vista, sono certo ne beneficerebbero le due realtà».

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